La Nuova Sardegna

Colpo di arma da fuoco sul corpo ritrovato in un pozzo: la Procura di Lanusei indaga per omicidio

Colpo di arma da fuoco sul corpo ritrovato in un pozzo: la Procura di Lanusei indaga per omicidio

Manca la prova del Dna ma tutti gli indizi portano a Mosé Cao scomparso il 18 settembre a Tortolì

23 novembre 2021
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Sarà l'esame del Dna a dare l'ufficialità ma per gli inquirenti appartiene a Mosè Cao il cadavere ritrovato ieri in fondo al pozzo vicino alla strada provinciale 56 Lotzorai -Talana, in Ogliastra. Il 58enne di Lotzorai, scomparso il 18 settembre scorso, sarebbe stato ucciso e buttato nel pozzo: il cadavere presenta infatti un colpo di arma da fuoco sul petto e indossava i pantaloncini e una maglietta Armani, gli stessi indumenti portati da Mosè Cao il giorno in cui è sparito a Tortolì, dove si era fatto accompagnare da un amico a cui aveva detto di avere un appuntamento. Difficile il riconoscimento del corpo visto lo stato di decomposizione, in quanto una parte era immersa nell'acqua. Sul posto con gli agenti della Polizia di Stato, i Carabinieri e la Polizia scientifica, è giunta la Pm di Lanusei Giovanna Morra che sulla scomparsa dell'uomo, pluripregiudicato per traffico di droga e attualmente operaio nei cantieri comunali di Lotzorai, aveva aperto un fascicolo per sequestro di persona e che ora indaga per omicidio.

La Pm ha autorizzato l'autopsia sul cadavere che verrà eseguita domani dal medico legale Matteo Nioi all'ospedale di Lanusei.

Dai prelievi del sangue e dei tessuti sarà possibile procedere all'esame del Dna per fugare ogni dubbio sull'identità di quel corpo e dovrà confermare anche se il foro sul petto è stato provocato da un colpo di arma da fuoco.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nuoro:cronaca:1.40950452:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/nuoro/cronaca/2021/11/22/news/cadavere-in-un-pozzo-potrebbe-essere-dell-operaio-scomparso-a-tortoli-1.40950452]]

La scoperta del cadavere era stata fatta ieri dopo le 14 da una donna in cerca di funghi sulla provinciale, che aveva notato una sagoma dentro il pozzo. Da lì l'allarme e il difficile recupero della salma nella tarda serata di ieri a opera dei sommozzatori dei vigili del fuoco. Mosè Cao la mattina precedente alla scomparsa aveva presenziato a un'udienza al Tribunale di Lanusei insieme al suo avvocato Paolo Pilia: doveva rispondere della violazione degli obblighi di sorveglianza speciale che gli era stata applicata come prevenzione personale. (Ansa).

 

In Primo Piano

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 20mila persone sfila per le vie della città

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative