Quirinale, fumata nera ma emerge l'ipotesi di un Presidente donna
Salvini e Conte lo dicono apertamente dopo il vertice con Letta. Renzi frena. I nomi più accreditati sono Belloni e Cartabia. Nella sesta votazione 336 voti per Mattarella mentre il centrodestra si astiene dopo l'affondamento della candidatura Casellati
ROMA. Anche la sesta votazione per l'elezione del presidente della Repubblica si è conclusa con una fumata nera. Sergio Mattarella ha ricevuto 336 voti, schede bianche 106 mentre 443 sono stati gli astenuti, tutti del campo del centrodestra che, dopo il fallimento della candidatura del presidente del Senato Elisabetta Casellati, hanno preferito fare un giro d'attesa.
Nel frattempo c'è stato l'incontro a tre fra Matteo Salvini, Enrico Letta e Giuseppe Conte, leader di Lega, Pd e Cinquestelle. Al termine del vertice è spuntata fuori anche la possibiità che il prossimo presidente sia per la prima volta nella storia della Repubblica una donna. Salvini, infatti, ha dichiarato: «Sto lavorando perché ci sia un presidente donna, una donna in gamba, non faccio nomi né cognomi».
Sulla stessa linea anche Giuseppe Conte.«Ho L'impressione che ci sia la sensibilità di Salvini, spero di tutto il parlamento, per la possibilità di una presidente donna, il M5s lo ha sempre detto _ ha sottolineato _. Le candidate? Almeno due, solide e super partes» .
Più cauto Enrico Letta. «Sono ottimista, non molto ottimista _ ha detto il leader del Pd _, si è aperto il dialogo su una presidente o un presidente che sia all'altezza di Mattarella». A seguire nei locali del gruppo Pd alla Camera c'è stato un incontro fra i leader del Pd Enrico Letta, del M5s Giuseppe Conte e di Leu Roberto Speranza. La situazione insomma è tutta in evoluzione.
I nomi che sono subito emersi sull'ipotesi di un capo dello Stato donna sono quelli di Elisabetta Belloni, direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, e di Marta Cartabia, ministro della giustizia. Ipotesi che però non è piaciuta a tutti a cominciare da Matteo Renzi. «Elisabetta Belloni è una straordinaria professionista, un'amica _ ha dichiarato il leader di Italia viva _. Ma in una democrazia compiuta nel 2022, il capo dei servizi segreti in carica non diventa presidente della Repubblica, se non lasciando tuti gli incarichi e candidandosi davanti a tutti i cittadini. Salvini ieri ha lanciato il presidente donna? Bene, ora sarebbe il caso di chiudere».
Sulla Cartabia invece si è dichiarata d'accordo Emma Bonino di + Europa: "L'abbiamo sempre sostenuta". Ma le carte restano ancora molto coperte, e dunque la notte probabilmente porterà consiglio e la chiusura forse del quadro, per cercare di garantire l'elezione del successore di Mattarella entro la fine della settimana. Ianto si riparte con due nuove tornare, la prima sabato mattina alle 9.30