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Salute

Russi? Potrebbero essere apnee notturne. Ecco gli esami per una corretta diagnosi

Angelica Amodei
Ilaria Chiappini
Ilaria Chiappini

La parola all’otorino, dottoressa Ilaria Chiappini, medico esperto nei disturbi respiratori ostruttivi nel sonno. “È fondamentale fare la diagnosi per evitare danni al sistema cardiovascolare e momenti di improvviso sonno diurno, spesso anche causa di incidenti stradali”

11 luglio 2022
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“Il russamento cosiddetto intermittente, che si arresta e riprende in modo brusco può essere il sintomo di apnee notturne”, dice la dottoressa Chiappini. “Si tratta di un disturbo molto diffuso del sonno, durante il quale avvengono episodi di completa o parziale ostruzione delle vie aeree superiori. Ne soffre oltre il 5 percento della popolazione, anche se si stima che i numeri siano molto più alti. Infatti, non tutti i casi vengono diagnosticati. Eppure, il russamento è decisamente diffuso e molto spesso si abbina a momenti di apnee, dette anche OSAS - Obstructive Sleep Apnea Syndrome. Più sono numerosi i momenti di mancanza di respiro e maggiori sono i rischi e i danni nel tempo, specie di tipo cardiocircolatorio. Il ruolo del partner durante la notte può essere davvero salvavita. Insomma, se si lamenta che russate, pensate anche alla salute. I colpi di sonno improvvisi in macchina, causa di incidenti anche mortali, sono spesso dovuti alle apnee che disturbano il sonno notturno, rendendoci stanchi di giorno. È importante riconoscere i sintomi e farsi vedere da uno specialista

Ma cosa sono le apnee notturne?

“È una vera patologia, anche complessa, che colpisce non solo gli adulti ma anche i bambini. Ne soffre soprattutto chi è in sovrappeso, ha il collo un po’ grosso, i diabetici, ma anche i broncopneumopatici e cardiopatici. Le OSAS possono peggiorare in chi assume molti alcolici, fuma è in menopausa, è obeso o ha problemi a palato o mandibola. Nel soggetto obeso l’apnea ostruttiva è favorita dal deposito di grasso attorno alle pareti faringee”, dice la dottoressa Chiappini.

Ma quali sono i sintomi più frequenti?

“I sintomi più frequenti sono il russamento notturno abituale ed intermittente, cioè associato a pause silenziose. Poi abbiamo i risvegli improvvisi con un senso di aria che ci manca. Altri segnali sono la sonnolenza diurna, senso eccessivo la stanchezza, con difficoltà di concentrazione. Anche l’edema del palato e dell’ugula possono accendere un campanello di allarme. È fondamentale fare diagnosi e intervenire perché le apnee notturne, se trascurate a lungo, possono dare complicanze a livello cardiovascolare e neurologico”.

Come si può fare una diagnosi certa?

Oltre alla visita iniziale, il paziente esegue a casa la polisonnografia. Si tratta di un esame strumentale effettuato al domicilio del paziente e condotto per l’intera durata della notte. Si indossa una piccola mascherina, tipo quella dell’ossigeno nel naso, collegata a una apparecchiatura che registra diversi parametri mentre il paziente dorme: flusso aereo oronasale, ossimetria, frequenza cardiaca, movimenti toraco-addominali, posizione corporea e russamento. Evidenzia anche le apnee e la durata di queste. Il risultato sarà di gravità: lieve, moderata o grave. Si può cosi porre in prima analisi la diagnosi differenziale tra un russatore semplice e un paziente che soffre di apnee notturne.

La dieta dimagrante aiuta?

“Chi soffre di apnee notturne ed è in sovrappeso spesso ottiene grandi risultati con una semplice dieta. Avete notato quante volte persone che si definivano russatori hanno iniziato a respirare meglio perdendo peso, eliminando centimetri addominali e anche grasso sul collo. Una corretta alimentazione (abbinata ad attività fisica) può davvero fare la differenza. Ideale alla sera concedersi pasti leggeri, ridurre gli alcolici, e favorire un buon relax coricandosi almeno due ore dopo il pasto. Evitare anche il fumo di sigaretta. Un'altro consiglio utile è quello di dormire in posizione laterale, aiutandosi con un cuscino virgola e evitando la posizione supina, ossia a pancia in su.
 
Quali sono i trattamenti medici? Quali sono le cure?

“La cura prevede un approccio multidisciplinare: otorinolaringoiatra, maxillo-facciale, chirurgo bariatrico, nutrizionista, odontoiatra. La scelta del trattamento dipende principalmente dalla gravità della malattia, dalla sede di ostruzione, dall’età del paziente e dalle patologie concomitanti.


- Quando le apnee sono severe il paziente dovrà indossare il CPAP: ed è uno strumento che eroga al  attraverso una maschera oro-nasale o solo nasale, una corrente d'aria a pressione positiva che contrasterà il rilassamento della muscolatura ed il conseguente collasso delle prime vie aeree, impedendo il formarsi delle apnee.

- In alcuni casi un apparecchio dentale, tipo il bite, può migliorare la posizione della bocca e migliorare la respirazione.

- La novità oggi si chiama Barbed Snore Surgery: si tratta di un mini-intervento di roncochirurgia, ideata per contrastare il russamento e in particolare le OSAS. Il palato viene sollevato grazie a speciali fili autobloccanti. Sono efficaci nel modificare la struttura del palato che provoca il problema. È un intervento anche di tipo reversibile è ripetibile. Il ricovero è limitato una sola giornata punto il recupero e immediato”.

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