La Nuova Sardegna

Lutto

Addio Wolfgang Petersen, il regista della Storia Infinita

Gina Di Meo
Addio Wolfgang Petersen, il regista della Storia Infinita

È morto nella sua casa di Los Angeles e a causa di un cancro al pancreas. Il successo con U-Boot 96 del 1980

17 agosto 2022
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NEW YORK. È' scomparso a 81 anni Wolfgang Petersen, regista di origini tedesche e tra i pochi stranieri a diventare un grande nome di Hollywood. Secondo l'agenzia di pubbliche relazioni Rogers & Cowan PMK, Petersen è morto nella sua casa di Los Angeles e a causa di un cancro al pancreas. In oltre cinquant'anni di carriera ha diretto 29 film con successi come La storia infinita, Air Force One, Outbreak.

Ma è stata la pellicola di guerra tedesca 'U-Boot 96' (Das Boot), ad essere candidata a sei premi Oscar, tra cui quello per il miglior regista, e a diventare uno dei film tedeschi campione d'incassi. Ispirato all'omonimo romanzo di Lothar-Günther Buchheim del 1973, il film venne accolto con grande favore dalla critica e tutt'oggi è considerato uno dei migliori titoli tedeschi di tutti i tempi, oltre che uno dei migliori film di guerra mai realizzati a livello mondiale.

Nato il 14 marzo del 1941 a Emden, nella Germania occidentale, Petersen crebbe nell'immediato dopoguerra sviluppando una passione per l'America e il cinema statunitense. La domenica frequentava le proiezioni mattutine per bambini per vedere film con Gary Cooper e John Wayne, racconta il New York Times.

«Ho scoperto il cinema quando avevo otto anni e me ne sono subito appassionato», disse nel 1985 in un'intervista a Playboy Germania. «All'età di undici anni decisi di diventare un regista».

A 14 anni per Natale ebbe in regalo dal padre una telecamera 8 mm e dopo il diploma di scuola superiore iniziò a lavorare, nei primi anni '60, come assistente alla regia allo Junges Theater ad Amburgo. Nel 1966 si iscrisse all'Accademia di film e televisione tedesca a Berlino e il suo film di diploma 'Ich werde dich töten, Wolf' venne trasmesso anche dall'emittente NDR. Da lì l'offerta per dirigere alcune puntate della popolare serie di telefilm gialla Tatort. N

el 1974 realizzò il suo primo vero film, "Einer von uns beiden», un giallo che lo avrebbe segnalato per le sue capacità tecniche. Nel 1980 gli venne offerta la megaproduzione di 'U-Boot 96'; qualche anno dopo, sull'onda del successo, gli venne allora affidato il kolossal 'La storia infinita' (1984), la produzione tedesca più costosa del dopoguerra. Le musiche per il film furono composte da Klaus Doldinger in collaborazione con Giorgio Moroder e la canzone 'The Neverending Story' interpretata da Limahl divenne subito un successo.

Il suo primo film interamente americano arrivò nel 1985 con 'Il mio nemico'. Le porte di Hollywood gli si spalancarono definitivamente: sotto la sua direzione finirono attori del calibro di Clint Eastwood (Nel centro del mirino - In the Line of Fire, 1993), Dustin Hoffman (Virus letale - Outbreak, 1995), George Clooney (La tempesta perfetta - The Perfect Storm, 2000), Harrison Ford (Air Force One, 1997) e Brad Pitt (Troy, 2004). (ANSA). YLD-MAJ

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