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Ministero dell’Interno

Migranti, 5mila euro per evitare i Cpr: cosa prevede il decreto del Viminale per i richiedenti asilo


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Dovranno versare l'importo per evitare di essere trattenuti in attesa che la richiesta venga esaminata

22 settembre 2023
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I richiedenti asilo dovranno pagare per non finire in un Centro di permanenza e rimpatri. Una “garanzia finanziaria di 4.938 euro” da versare per evitare di finire in un Cpr: lo prevede un decreto del Ministero dell’Interno relativo ai richiedenti asilo. Ognuno di loro – si legge nel testo del decreto dal titolo "Indicazione dell'importo e delle modalità di prestazione della garanzia finanziaria a carico dello straniero durante lo svolgimento della procedura per l'accertamento del diritto di accedere al territorio dello Stato" – dovrà versare l’importo di quasi 5mila euro per evitare di essere trattenuto all’interno di un Centro di permanenza e rimpatrio fino a che la sua pratica di richiesta di asilo non venga esaminata.

Una “cauzione” il cui importo resta bloccato per i successivi due anni, come è scritto al comma 2 dell'articolo 2, in cui si spiega che "l'aggiornamento dell'importo è avviato a cadenza biennale" e che i quasi 5mila euro dovranno essere pagati già in quest'anno, il 2023. La garanzia finanziaria dovrà servire al richiedente asilo "per il periodo massimo di trattenimento, pari a 4 settimane (ventotto giorni), di un alloggio adeguato, sul territorio nazionale; della somma occorrente al rimpatrio; di mezzi di sussistenza minimi necessari, a persona". Deve essere lo stesso richiedente asilo a versare la 'garanzia finanziaria' che, di conseguenza non potrà essere versata da terzi. Una cauzione per evitare che quel tempo necessario a esaminare la sua richiesta di asilo sia all'interno di un Centro per il rimpatrio. La garanzia finanziaria è prestata in unica soluzione mediante "fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa" e va prestata entro il termine delle operazioni di riconoscimento foto-dattiloscopico e segnaletico. Il decreto prevede anche che, nel caso in cui lo "straniero si allontani indebitamente", il prefetto del luogo dove è stata prestata la garanzia finanziaria proceda "all'escussione della cifra", a incassare cioè il denaro che sarà destinato all'entrata del bilancio dello Stato.

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