La Nuova Sardegna

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Arma illegale, l’imputato: «Era il dono di un amico»

Da alcuni anni è a processo per detenzione di arma illegale. Ieri mattina, Giuseppe Corrias, di Siniscola, ha spiegato finalmente come è a finito a processo. Davanti al tribunale collegiale ha reso...

04 aprile 2012
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Da alcuni anni è a processo per detenzione di arma illegale. Ieri mattina, Giuseppe Corrias, di Siniscola, ha spiegato finalmente come è a finito a processo. Davanti al tribunale collegiale ha reso dichiarazioni spontanee e spiegato com’era entrato in possesso del fucile che gli è costato il rinvio a giudizio. «Sono entrato in possesso di questo fucile da un mio amico pescatore di Santa Lucia, Pasqualino Mazzella, mi aveva detto che voleva disfarsene perché non se ne faceva nulla di alcune armi. Allora, siccome sono appassionato, gli ho proposto di regalarmi uno dei fucili, e che io in cambio gli avrei tolto la ruggine. Perché lì, a Santa Lucia, signor giudice, quelle armi si erano ossidate. Allora, insieme al mio amico, siamo andati dalla polizia a denunciare il passaggio del fucile. Poi, siccome l’arma era completamente avvolta dalla ruggine, l’ho ripulita, e siccome la matricola si vedeva a malapena, così ho impresso io la matricola, ma era la stessa che risultava nella denuncia». Il presidente del collegio giudicante, Antonio Luigi Demuro, ha deciso che prima di chiudere l’istruttoria, vuole acquisire la vecchia denuncia dell’arma e la nuova, e ritiene necessario sentire come teste Pasqualino Mazzella. (v.g.)

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