La Nuova Sardegna

Nuoro

Cantieri nautici senza energia

di Lamberto Cugudda
Cantieri nautici senza energia

Arbatax, varato tra mille difficoltà il nuovo scafo Azimut-Leonardo realizzato dalla Cno

30 maggio 2012
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ARBATAX. Ieri pomeriggio, nell’area del porto turistico, dove sono ubicati i due grandi travel lift (uno da 200 tonnellate e l’altro da 60) del Consorzio industriale, è stato messo in mare il guscio (si tratta del solo scafo, con la coperta e anche la sovrastruttura) in vetroresina di un nuovo Leonardo AZ 100 (30 metri) realizzato per Azimut Yachts dalla Cno (Costruzioni nautiche Ogliastra) di Torchiani e Scalvenzi. Ma non tutto va per il meglio, anche se la Costruzioni nautiche Ogliastra sta anche realizzando, sempre per Azimut Yachts – uno dei tre brand, insieme a Benetti e Atlantis, del potente Gruppo Azimut Benetti, leader privato mondiale nella produzione di mega yacht – gli scafi, sempre in vetroresina, di un altro Leonardo AZ 100, di due Magellano 74 (24 metri) e di una nuova navetta-ammiraglia di 41,30 metri (132 piedi).

L’amministratore delegato delle Costruzioni nautiche Ogliastra, Giorgio Torchiani, afferma: «Siamo soddisfatti per avere terminato questo nuovo scafo di un Leonardo 100 per Azimut yachts. Questo a dimostrazione che la nautica, qui a Tortolì-Arbatax, non sta morendo. E che con le altre commesse che abbiamo, riusciamo a dare lavoro a circa 45 maestranze nei nostri cantieri. Ma il settore qui potrebbe morire a causa di grandi pecche nell’area industriale: lavoriamo ancora con grossi gruppi elettrogeni nostri, perché non abbiamo l’energia elettrica. Chiediamo dei travel lift che funzionino al meglio. E quando sarà finita la navetta da 41 metri di lunghezza, di certo ci saranno problemi anche con la viabilità e altro, per arrivare dai nostri cantieri in zona industriale fino ai travel lift. E anche l’attuale bacino di varo crea grossi problemi per la messa in mare di megayacht di oltre 35 metri».

La Cno rappresenta quindi una realtà molto importante nel settore delle costruzioni nautiche di Tortolì-Arbatax, dove la crisi pare abbia investito diverse realtà. Anche Simone Pani, giovane ingegnere tortoliese che segue varie fasi nei cantieri della Costruzioni nautiche Ogliastra, è sintonizzato sulla stessa lunghezza d’onda: «Abbiamo in corso lavorazioni per altri tre scafi in vetroresina (sempre con coperta e sovrastruttura) per Azimut Yachts. Ma continuiamo a dovere andare avanti utilizzando grossi generatori di di energia elettrica. Siamo ormai nel 2012, ma dove noi operiamo, nella zona industriale di Baccasara, non v’è ancora l’energia elettrica. Ma anche il bacino di varo, con i travel lift del Consorzio industriale, potrebbe operare in maniera decisamente migliore».

Gli stessi concetti vennero ribaditi, due mesi fa anche dal direttore commerciale della Cno, Silvano Scalvenzi. Come già evidenziato, nei capannoni in cui opera la Costruzione nautiche Ogliastra, trovano occupazione, allo stato attuale, circa 45 maestranze. Proprio i Leonardo 100 e i Magellano 74 si sarebbero dovuti realizzare nelle due linee dello stabilimento che fino a tre anni fa Azimut Yachts avrebbe dovuto realizzare in 10 ettari di aree exCartiera. Il tutto in relazione al progetto di riconversione industriale dei 35 ettari di aree ex Cartiera di Arbatax.

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