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di Giovanni Bua

NUORO. Quattordici anni d’attesa, con 130mila metri cubi appesi a un filo. E la seconda lottizzazione più grande della città dopo Città Giardino che sembrava non dovesse partire mai. Fino a ieri,...

01 giugno 2012
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NUORO. Quattordici anni d’attesa, con 130mila metri cubi appesi a un filo. E la seconda lottizzazione più grande della città dopo Città Giardino che sembrava non dovesse partire mai.

Fino a ieri, quando il consiglio comunale ha dato l’atteso via libera al piano di lottizzazione convenzionata C12, i 10 ettari scarsi tra la vecchia 129 e l’asse attrezzato di Badu ’e Carros (a valle della sede Sip e della chiesa dei Salesiani). Un piano imponente, che ora andrà pubblicato e se non ci saranno opposizioni (e verranno firmate le convenzioni con i privati)diventerà operativo in 60 giorni. Prosegue dunque, dopo il via libera al c8 negli ex cantieri Vargiu, l’operazione di sganciamento dal Puc delle lottizzazioni cittadine, con la c12 che era sicuramente uno dei pezzi più pregiati, se non altro per il fatto che, solo dagli oneri di urbanizzazione primaria, il Comune pomperà nelle sue asfittiche casse la bellezza di 2 milioni e 163mila euro.

La lottizzazione (in pratica un nuovo quartiere) dovrebbe ospitare circa 500 nuove abitazioni, che andranno dalle uni e bi-familiari a palazzine di quattro piani. I lottisti si impegneranno a destinare il 40 per cento delle volumetrie a edilizia a canone agevolato. Il Comune inoltre farà parte dei lottisti e si troverà in tasca 14 metri cubi di volumetrie, che cercherà di costruire scoputando le spese dagli oneri di urbanizzazione secondaria.

Raggiante l’assessore all’Urbanistica Mondino Deiara. «Non è stato facile – spiega – e devo ringraziare l’estrema disponibilità dei lottisti, che per due terzi hanno già dato il loro ok a iniziare immediatamente con i lavori, e la professionalità degli uffici. Siamo riusciti a risolvere tutti i problemi che si erano creati con la modifica dell’asse attrezzato contenuta nel Puc. I problemi di perimetrazione, gli ostacoli che per anni si erano frapposti tra la volontà di investire dei privati e la capacità della pubblica amministrazione di dare risposte. È incredibile pensare che i primi conti di questa lottizzazione siano stati fatti in lire. Mi metto nei panno dei lottisit che nel mentre hanno tirato su famiglia, hanno cambiato lavoro, o magari lo hanno perso. O magari hanno cambiato idea. Dobbiamo essere in grado di dare risposte più celeri, e questa è una priorità».

Risposte che, con l’inizio dei lavori, potrebbero in parte arrivare: «In primo luogo – spiega Deiara – per l’edilizia e per l’indotto. Ci sarà lavoro, per un paio d’anni, per tante persone. Non risolverà certo la crisi ma darà una grande mano in attesa di tempi migliori. Ma poi risposte per l’emergenza abitativa a Nuoro. Perché è vero che siamo in decremento demografico, ma questo è causato anche da u mercato immobiliare che di fatto impedisce ai giovani e alle famiglie di mettere su casa, o di affittarla a un canone sostenibile. Penso che con questa iniezione di case a canone concordato, che tra c8 e c12 saranno oltre 200, molti torneranno. Un primo passo, ma è un passo dopo l’altro che si riprende a camminare».

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