La Nuova Sardegna

Nuoro

Studenti e detenuti sulle orme di Nivola

di Francesco Pirisi

NUORO. Il pensiero poetico di Costantino Nivola è illustrato in questi giorni in una serie di opere esposte nella sala Ortobene, in piazza Vittorio Emanuele. In vetrina le sculture dei ragazzi del...

10 giugno 2012
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NUORO. Il pensiero poetico di Costantino Nivola è illustrato in questi giorni in una serie di opere esposte nella sala Ortobene, in piazza Vittorio Emanuele. In vetrina le sculture dei ragazzi del istituto d’arte Francesco Ciusa, insieme ai disegni della massima sicurezza del carcere di Badu ‘e Carros e della scuola dell’infanzia di Orani. La mostra è curata da Sergio Flore, del dipartimento servizi educativi della fondazione Nivola, e da Luisa Chisu, docente della sezione Architettura e arredamento del Ciusa. L’inaugurazione nei giorni scorsi, con la partecipazione del presidente della fondazione oranese, Ugo Collu, della dirigente dell’istituto d’Arte, Lisetta Bidoni, e della direttrice del carcere, Patrizia Incollu. Con loro docenti, operatori della casa circondariale e gli allievi che sono stati protagonisti dei lavori.

Le creazioni ripetono e sviluppano il mondo creativo di Nivola; l’artista oranese, nato nel 1911, ancora ragazzo lasciò il paese per seguire a Sassari il compaesano Mario Delitala, e poi andò a Monza, a Milano, come designer dell’Olivetti, infine negli Stati Uniti. Una storia che gli i ragazzi del Ciusa, così come i detenuti e i bimbi della materna, hanno approfondito durante i laboratori realizzati da Sergio Flore, dottore in Conservazione di beni culturali. In mostra un paio di centinaia di oggetti. Le figure uscite dall’alta sicurezza del carcere sono la voglia dell’anima di stare in quegli spazi liberi, che Nivola ha riempito con le sue intuizioni.

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