La Nuova Sardegna

Nuoro

Commercio abusivo, stop dal Comune Proteste a Orosei

Commercio abusivo, stop dal Comune Proteste a Orosei

OROSEI. In attesa di un nuovo regolamento comunale la lotta contro il commercio abusivo continua a forza di ordinanze. L'ultima in ordine di tempo riguarda il commercio su aree pubbliche e di fatto...

12 luglio 2012
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OROSEI. In attesa di un nuovo regolamento comunale la lotta contro il commercio abusivo continua a forza di ordinanze. L'ultima in ordine di tempo riguarda il commercio su aree pubbliche e di fatto vieta qualsiasi forma di vendita nelle località turistiche di Marina di Orosei, Sa Curcurica, Cala Ginepro, Sa Prama, Cala Liberotto, Marzellinu, Fuile e mare e Sas Linnas Siccas. Le motivazioni del divieto fanno riferimento esclusivamente alle “gravi difficoltà al traffico veicolare e pedonale e al disagio che il commercio su area pubblica comporta ai villeggianti quando viene esercitato in prossimità delle abitazioni private”. Nessuna distinzione tra commercianti regolari e abusivi: il divieto è totale e riguarda ogni categoria merceologica. Gli unici punti franchi sono la piazzetta della borgata di Sos Alinos dalle 9 della mattina sino alle 23, e il tratto di viale Cala Liberotto individuato come sede del mercatino serale. «L'intento è quello di dare un segnale di ordine e di legalità – spiega il sindaco Franco Mula – e cercare di tutelare i commercianti in sede fissa che in pochi mesi d'estate cercano di ammortizzare le perdite dell'inverno». L'ordinanza ha già raccolto il plauso di molti esercenti e di alcune associazioni di categoria ma anche diverse critiche. Le più accese arrivano dai commercianti ambulanti stagionali regolari che utilizzavano nelle ore diurne dieci stalli di vendita individuati dalla passata giunta Derosas tra Cala Liberotto e Cala Ginepro. Ora anche loro, nonostante avessero già inoltrato richiesta e pagato il suolo pubblico, non possono piazzare. «Così ci rovinano un anno di lavoro – dicono - chiediamo al sindaco di rivalutare la nostra posizione perché in questo modo non si combattono gli abusivi che invece continueranno a vendere indisturbati lungo le spiagge». Irrisolto per il momento anche il problema dei venditori in forma itinerante di frutta e verdura e degli “pseudo produttori” che in mancanza di regolamenti fanno concorrenza sleale ai commercianti in regola. «A giorni – assicura Mula – interverremo anche su questo aspetto». (a.f.)

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