La rivoluzione di Marcia, si cambia in 25 parrocchie
Il vescovo di Nuoro ha ufficializzato il nuovo volto della sua diocesi Oltre quaranta i sacerdoti coinvolti negli spostamenti pubblicati ieri
NUORO. Sono venticinque le parrocchie, quattro delle quali in città, che cambiano guida. E sono oltre quaranta i preti coinvolti nella rivoluzione pastorale operata dal monsignor Mosè Marcia che disegna, così, il nuovo volto della chiesa barbaricina. A cominciare dal principale collaboratore del vescovo: vicario generale sarà, come anticipato da La Nuova, don Ciriaco Vedele, che lascia l’incarico di parroco di Siniscola.
Cinque i sacerdoti per la prima volta chiamati alla responsabilità diretta di una chiesa particolare.
Il primo dei nuovi è don Gianfranco Nieddu, che curerà le parrocchie di Gavoi e Lodine. Roberto Carta, invece, sarà responsabile della comunità di San Michele Arcangelo in Sarule. Michele Muledda è inviato a Orune, don Antonello Corrias a Orgosolo e Carlo Sedda amministratore apostolico di San Pietro in Loculi.
Lascia Dorgali per Oniferi don Giuseppe Argiolas. Dopo quasi un anno di sede vacante, affidata pro tempore a un amministratore parrocchiale, la comunità di San Giacomo Apostolo di Orosei, ritrova il responsabile diretto, don Gesuino Corraine, chiamato a sostituire don Stefano Bacchitta, scomparso undici mesi fa dopo aver guidato per quarant’anni la parrocchia della valle del Cedrino.
La mini rivoluzione vescovile coinvolge anche quattro parrocchie cittadine: la chiesa dedicata alla beata Maria Gabriella Sagheddu è stata affidata a don Salvatore Goddi; quella di San Giuseppe a don F rancesco Mariani, che dovrà farsi carico anche della direzione della Caritas e di Radio Barbagia.
L’economo diocesano, don Giuseppe Cheri, è il nuovo parroco di San Giovanni Battista. Don Piero Mula da Orani è stato trasferito al Sacro Cuore, in città.
Due parrocchie anche a don Michele Pittalis: quelle di Lula e di Onanì. Doppio incarico a don Giovanni Melis, che lascia Sarule per mettersi a disposizione della comunità di Sant’Antonio da Padova in Lodè e curare la colonia penale di Mamone.
A Francesco Pala il vescovo affida le due parrocchie di Orotelli, Spirito Santo e San Giovanni Battista. Don Angelo Cosseddu sarà parroco a scavalco tra Irgoli e Onifai. Don Ruggero Bettarelli, come anticipato da La Nuova, sarà responsabile della parrocchia di Galtellì, mentre Nicolò Porcu è il nuovo parroco di Olzai. Don Riccardo Fenudi si trasferisce da Orune a Orani, Salvatore Orunesu lascia il capoluogo per la principale parrocchia di Siniscola.
La rivoluzione di monsignor Marcia mette in movimento alcuni vice parroci: Albino Sanna (a Gavoi e Lodine), Giuseppe Piu (Sarule), Giovanni Cuccu e Antonio Mula (Orosei), Michele Casula (Dorgali), Antonello Solinas (Budoni).
Michele Casula, Piero Mula, Luca Mele e Roberto Carta saranno anche assistenti dei vari rami dell’Azione cattolica. Don Giuseppe Piu si aggiunge all’elenco degli esorcisti diocesani. Nuovo canonico penitenziere sarà monsignor Salvatore Maria Floris.
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