La Nuova Sardegna

Nuoro

Orosei, Mula dichiara guerra ai decibel

di Angelo Fontanesi
Orosei, Mula dichiara guerra ai decibel

Dopo le proteste il sindaco firma un’ordinanza anti-rumore: musica bassa dopo mezzanotte e tutto spento entro l’una

18 agosto 2012
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OROSEI. È guerra senza frontiere ai decibel fuori orario in tutto il territorio oroseino. Dopo le reiterate e numerose proteste di decine di residenti e non, anche il Comune prende una netta posizione contro la musica sparata a palla sino a notte fonda. Con un ordinanza firmata l'altro ieri dal sindaco Franco Mula d'ora in avanti qualsiasi animazione musicale diffusa all'esterno deve essere moderata nel volume a partire dalla mezzanotte e terminare tassativamente entro l'una. Due ore di censura di fatto rispetto al precedente regolamento. Una misura drastica resa necessaria da un fenomeno che aveva preso la mano un po a tutti e stava ormai degenerando nella totale mancanza di rispetto verso chi deve e vuole riposare almeno un paio d'ore.

«All'inizio della stagione estiva avevo invitato tutti i gestori di locali e le associazioni che organizzano serate musicali, feste e sagre ad assumere un atteggiamento responsabile e a moderare il volume delle loro amplificazioni. – spiega il primo cittadino –. Purtroppo la mie raccomandazioni non sono servite a molto e la situazione non era più tollerabile». Così il giro di vite. E che qualcosa andasse fatto ormai lo pensava la stragrande maggioranza della popolazione. Specie tra gli abitanti e residenti del centro storico. Vada per le date inserire nel calendario dell'estate oroseina dove la piazza del Popolo ospita la maggior parte degli eventi, ma quest'anno c'è stato un aumento esponenziale di locali, tra bar gelaterie e gastronomie, che hanno trasformato i loro spazi di suolo pubblico in veri anfiteatri da avanspettacolo. Dappertutto impianti di amplificazione montati all'aperto e accessi a tutto volume sino anche alle 3 di notte e oltre. L'attrazione preponderante dell'estate oroseina è diventata il karaoke, abusato sino all'eccesso e senza la minima considerazione di chi è costretto a sorbirsi, senza volerle o gradirle, lo improbabili interpretazioni di cantanti per caso, che con le loro voci (spesso stonatissime o alterate) travalicano gli spazi dei locali organizzatori per invadere interi quartieri ed entrare nelle finestre di centinaia di case. Musiche e voci a tutto andare oltre il buon senso e il buon gusto che hanno fatto inferocire una larga fetta di popolazione residente. «Così non si poteva andare avanti – il loro sfogo – capiamo che in estate la gente voglia divertisti e stare all'aperto. Ma a tutto c'è un limite». Da oggi cala la sordina, e i trasgressori rischiano multe salate e pesanti sanzioni.

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