La Nuova Sardegna

Nuoro

Orosei, scoppia la fobia da elettrosmog

di Angelo Fontanesi

OROSEI. Potrebbe essere battezzata “fobia da elettrosmog” la patologia che nelle ultime settimane sembra aver contagiato centinaia di oroseini. Elemento scatenante la delibera con la quale il...

07 settembre 2012
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OROSEI. Potrebbe essere battezzata “fobia da elettrosmog” la patologia che nelle ultime settimane sembra aver contagiato centinaia di oroseini. Elemento scatenante la delibera con la quale il consiglio comunale il luglio scorso aveva autorizzato l'installazione di un nuovo ripetitore per telefonia mobile su un terreno comunale nel rione di Gollai. Una antenna di nuova concezione a bassa emissione di onde elettromagnetiche (come richiesto dalla più recente normativa) che sostituirebbe il ripetitore di vecchia generazione della stessa compagnia di telefonia (in teoria molto più nocivo) anch'esso installato a Gollai e che a suo tempo aveva innescato una forte mobilitazione di protesa da parte dei residenti.

Tutti contenti? Macchè! All'indomani della delibera consiliare (supportata da una montagna di autorizzazioni e dati tecnici e scientifici prodotti però dal tecnico di parte), cinquecento cittadini avevano sottoscritto una petizione al sindaco chiedendogli di annullare la delibera e di scegliere un sito alternativo più distante dal centro abitato. E qui si riscontra la prima incongruenza: più lontano viene posizionato un ripetitore e più forte (quindi nocivo) deve essere il suo segnale. Ma ormai la protesta è montata e tanto è bastato perché l'installazione del nuovo ripetitore sia stata momentaneamente sospesa in attesa di non si sa bene quale nuova indagine. Ma per ampliare il fronte degli anti antenna è arrivata nei giorni scorsi l'inaugurazione di una zona wifi libera nel centro storico del paese per iniziativa dell'assessorato al Turismo. Con relativa antennina di ripartizione installata sul tetto del vecchio Municipio in via Nazionale. Apriti cielo: altre numerose e allarmate proteste si sono levate contro la nuova fonte di emissioni di onde elettromagnetiche (anche questa di bassissima intensità) chiedendone la rimozione. Il lato curioso di tutto ciò (stante le legittime preoccupazioni verso una tecnologia non ancora statisticamente testata) è che la fobia da elettrosmog si diffonde soprattutto on line. Opera dunque di chi, di quelle onde elettromagnetiche, ne fa gran uso quotidiano tra smartphone, tablet, router casalinghi e pc portatili. E guai che la linea sparisca d'improvviso o sia di basso segnale. Contraddizioni su contraddizioni che si accavallano sul web mentre delle altre antenne e ripetitori obsoleti in funzione da anni ad Orosei nessuno sembra più preoccuparsi.

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