La Nuova Sardegna

Nuoro

Arrivano i nuovi parroci, è la rivoluzione di Marcia

di Mario Girau
Arrivano i nuovi parroci, è la rivoluzione di Marcia

Cominciati i cambi di sede di molti sacerdoti annunciati a luglio dal vescovo Attesa a San Giuseppe: don Mariani si occuperà anche di Caritas e Radio

15 settembre 2012
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NUORO. La mini rivoluzione pastorale disposta a luglio dal vescovo Mosè Marcia comincia a concretarsi. Nelle parrocchie interessate ha preso il via la staffetta sacerdotale che dovrà essere completata entro ottobre. Uno dei primi a raggiungere la nuova sede di Galtellì è stato don Ruggero Bettarelli (54 anni), originario di Oliena, proveniente da Orotelli dove ha trascorso gli ultimi sette anni. Non sarà facile sostituire don Giampiero Fronteddu - il giovane sacerdote prematuramente scomparso nell’anno giubilare “de Los Milagros”, ricorrenza dei 400 anni dalla sudorazione del Crocifisso miracoloso - in soli otto mesi entrato in sintonia con la gente del piccolo centro della Baronia. Il 9 settembre don Franco Pala ( 39 anni), per alcuni mesi amministratore parrocchiale di Galtellì, ha fatto solenne ingresso a Orotelli dove guiderà le parrocchie di san Giovanni e dello Spirito Santo. Al suo posto nella chiesa di san Sebastiano di Onifai il vescovo ha insediato nove giorni fa don Angelo Cosseddu (65), parroco anche di Irgoli. Domani arriverà a Olzai don Nicolò Porcu (68 ). Tra una settimana Antonello Corrias (31) si metterà alla guida della chiesa di Orgosolo. Molto attesi i cambi di guardia nella parrocchia di San Giuseppe, in città, e a Orune. Nella prima arriverà don Francesco Carmelo Mariani (56): gli è stato chiesto di farsi in tre e di interessarsi contemporaneamente della parrocchia di san Giuseppe, dirigere la Caritas diocesana, conservare la direzione di Radio Barbagia. Non è escluso che in futuro gli sia affidata anche la direzione del settimanale diocesano, “L'Ortobene”. A Orune è atteso Michele Muledda (44). Sabato 29 nella chiesa cittadina del Sacro Cuore entrerà Piero Mula (57). Domenica 30 settembre don Giovanni Melis (64) prenderà possesso della parrocchia di Lodè, a Dorgali arriverà don Michele Casula (58).

Il vescovo – che in questo anno trascorso in terra barbaricina è entrato in tutte le articolazioni della diocesi: pastorale, organizzativa, assistenziale, associazionismo laicale – cura molto la staffetta sacerdotale, strumento utile a rivitalizzare le 46 comunità parrocchiali (10 nel capoluogo). La carenza di sacerdoti – 79 preti, 12 religiosi, 8 diaconi permanenti, età media intorno a 60 anni – ha costretto il presule ad assegnare ad alcuni sacerdoti anche due parrocchie. Monsignor Mosè Marcia non solo cerca di non mancare a nessun nuovo ingresso, ma ha addirittura predisposto un apposito rito speciale per la cerimonia d'insediamento, che prevede, tra l’altro, per il neoparroco il rinnovamento delle promesse sacerdotali pronunciate il giorno dell'ordinazione presbiterale. Un rito che il vescovo conclude consegnando al nuovo responsabile parrocchiale le chiavi del tabernacolo, vera “casa” di tutta la chiesa locale.

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