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Dieci indagati per armi illegali ma il giudice è incompatibile

NUORO. L’inchiesta era nata dalle intercettazioni legate all’omicidio di Francesco Patteri, di Dorgali, quando i carabinieri, ascoltando a distanza le mosse di alcuni indagati, avevano captato quello...

26 settembre 2012
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NUORO. L’inchiesta era nata dalle intercettazioni legate all’omicidio di Francesco Patteri, di Dorgali, quando i carabinieri, ascoltando a distanza le mosse di alcuni indagati, avevano captato quello che aveva tutti i contorni di un consistente giro di armi illegali che si muoveva tra Dorgali e i paesi della Baronia. Ieri mattina, l’inchiesta, coordinata dal pm Andrea Schirra e ribattezzata con nome di “Mega-gelato” dal nome del locale dove si supponeva si incontrassero i sospettati, è approdata al vaglio della prima udienza preliminare ma ha subìto un primo stop perché il gup Claudio Cozzella si è dichiarato incompatibile visto che una delle intercettazioni che avrebbe incastrato gli indagati di ieri, l’aveva già esaminata per l’omicidio Patteri. L’udienza è stata rinviata dunque al 9 ottobre. Entro quella data lo stesso tribunale dovrà capire se, tra le sue pur magrissime risorse di magistrati, ne esiste uno che possa ricoprire il ruolo di gup nell’inchiesta sulle armi. Gli indagati sono tutti o quasi nomi conosciuti alle cronache: c’è mezza famiglia Dessena, a cominciare da Andrea Dessena, condannato per il duplice omicidio dei fidanzati di Irgoli, la sorella Silvia, il fratello Mario. E poi Andrea Patteri, Graziano Ruiu, Luigi Fancello, Angelo Puligheddu, Stefano Loi. (v.g.)

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