La Nuova Sardegna

L’amministrazione comunale ha deliberato di revocare l’incarico affidato alla società Gema per l’emissione degli avvisi di pagamento di Ici e Tarsu. La decisione arriva dopo che la Procura di Foggia aveva emesso due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due amministratori della società foggiana di riscossione dei tributi. Secondo quanto emerso dall’inchiesta - coordinata dalla procura e portata avanti dalla Guardia di Finanza - la Gema avrebbe trattenuto parte dei tributi riscossi dai comuni di cui era concessionaria. Un buco, secondo la tesi della procura di Foggia, di circa 16milioni di euro. L'amministratore della Gema avrebbe già presentato le sue memorie difensive, giustificando da parte sua, quel presunto ammanco ma intanto il Comune ha deciso di cambiare. La Gema era arrivata in paese subentrando alla Censum che aveva vinto la gara bandita dall’amministrazione per la riscossione delle bollette per la tassa sulla casa e quelle sulla raccolta dei rifiuti. Nel gennaio 2010, c’era stata una variazione societaria con la Censum che era diventata Gema spa, società che nel marzo scorso, aveva ottenuto una proroga per altri 12 mesi. A seguito delle ordinanze cautelari della Procura, gli uffici comunali si sono attivati subito per avere indietro la documentazione e gli archivi informatici del comune. Dopo mesi di attesa e di silenzio da parte della società, a settembre, dopo i contatti avuti con la Prefettura e la Procura, il Comune ha deciso di sciogliere il contratto con la Gema per inadempienza contrattuale e di affidare alla Step di Sorso (seconda classificata nella gara d’appalto), il servizio di emissione degli avvisi di pagamento ai cittadini.