La Nuova Sardegna

Nuoro

Piazza Vittorio Emanuele, posteggi a prova multa

di Marco Sedda
Piazza Vittorio Emanuele, posteggi a prova multa

La struttura gestita dall’Atp è considerata privata e quindi off-limits per i vigili Sel denuncia: tantissimi furbi lasciano l’auto a scrocco e nessuno può far nulla

20 dicembre 2012
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NUORO. Un parcheggio del Comune dato in gestione a una società per azioni, l’Atp, partecipata dal Comune stesso e dalla Provincia, dove però i vigili urbani (dipendenti comunali) non possono entrare a fare il loro lavoro perché è considerato proprietà privata. Insomma, un tipico e assurdo paradosso italico che si è trasformato in una preziosa informazione sfruttata per gabbare l’amministrazione. Un cavillo burocratico che ha permesso a chi ne è a conoscenza di posteggiare l’auto senza pagare la sosta e soprattutto senza rischiare la multa.

Un piccolo segreto che per anni ha consentito a chi lo ha condiviso di sostare nei parcheggi a pagamento di piazza Vittorio Emanuele senza mai sborsare neanche un centesimo. E per di più occupando il posto di chi invece avrebbe pagato volentieri pur di parcheggiare in pieno centro. Alla faccia delle casse esauste del Comune e di quelle non meno esaurite dell’Atp nuorese. L’inghippo è stato scoperto dai consiglieri comunali di Sel Alessandro Ticca e Graziano Pintori che sull’argomento hanno presentato un’interrogazione che verrà discussa nel pomeriggio dal consiglio comunale. «Il parcheggio – spiega il direttore di Atp l’ingegner Michelangelo Mariani – ci è stato dato in affidamento dal Comune. Si tratta di un parcheggio in struttura, coperto, che per questo è considerato alla stregua di un parcheggio privato. E dunque non è soggetto al codice della strada, a differenza degli stalli blu che si trovano su suolo pubblico, lungo le vie o nelle piazze. È proprio per questo che i vigili non possono fare le multe: in questo senso ho una comunicazione dell’allora comandante della polizia municipale, Rossana Menne. L’unica cosa che possiamo fare quando becchiamo il sapientino di turno è pretendere il pagamento della sosta minacciando di chiamare la polizia o di denunciarlo». Fatto sta che la notizia è conosciuta da diverse decine di automobilisti che da anni sostano gratis nel parcheggio facendosi beffa degli ausiliari del traffico che lavorano nella struttura. «Sì – conferma Alessandro Ticca – è un andazzo che va avanti da tempo. I meno spudorati salvano almeno le apparenze pagando la prima mezz’ora e lasciando poi l’auto tutto il santo giorno. E dire che basterebbe veramente poco: una sbarra che impedisca l’entrata a chi non ha pagato». «Ci abbiamo già pensato – dice Mariani – ma prima di fare qualsiasi tipo di investimento dobbiamo capire per quanto tempo ancora il Comune ci darà la gestione del parcheggio che scade tra qualche mese».

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