La Nuova Sardegna

Nuoro

Giustizia, il tribunale si salva dai tagli

di Tiziana Simula

Pericolo scongiurato: la proposta di revisione degli organici del ministero non colpirà gli uffici giudiziari nuoresi

01 marzo 2013
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NUORO. Il tribunale di Nuoro è salvo: nessun taglio del ministero colpirà gli uffici giudiziari. A minacciare il palazzo di giustizia era la proposta di revisione degli organici dei tribunali avanzata dal ministero della Giustizia. Riordino che per il tribunale di Nuoro avrebbe significato la perdita di quattro magistrati passando da 16 a 12 unità, a fronte di un organico già fortemente in sofferenza. Ma il pericolo è stato scongiurato: il ministero ha rinunciato a portare avanti il progetto di revisione delle piante organiche nei cosidetti “uffici non accorpanti”. E siccome in Sardegna non ci sono tribunali accorpanti, significa che tutti gli uffici giudiziari dell’isola sono salvi. E, quindi, anche quello di Nuoro. La conferma è arrivata in occasione dell’incontro tra una delegazione dell’Ordine forense e il primo presidente della Corte d’appello di Cagliari, Grazia Corradini, un confronto che aveva proprio lo scopo di rappresentare la situazione del tribunale nuorese e di individuare possibili soluzioni ai problemi.

Una notizia accolta con grande soddisfazione dal consiglio dell’Ordine degli avvocati che da due settimane ormai sta portando avanti una dura protesta contro i tagli agli uffici giudiziari paventati nella proposta di riorganizzazione del ministero, con una maxi astensione dalle udienze di un mese e mezzo, dal 14 febbraio al 31 marzo. Sciopero che, ora, alla luce della novità, potrebbe essere revocato. «Per il 6 marzo è stata convocata l’assemblea degli avvocati che dovrà decidere se proseguire o meno l’astensione dalle udienze», spiega il presidente dell’ordine degli avvocati, Priamo Siotto. Che ricorda come il Consiglio giudiziario della Sardegna, nei giorni scorsi, avesse già espresso parere negativo sulla revisione proposta dagli uffici del ministero. Un riordino, insomma, non condiviso da più parti. E che ha fatto scattare forte la contestazione dell’avvocatura nuorese che all’indomani di un’assemblea pubblica che aveva registrato un’importante mobilitazione da parte dell’intero territorio, aveva deciso di mettersi di traverso facendo sentire il proprio disappunto con una serie di azioni, a cominciare, appunto dall’astensione dalle udienze. Ma il passo indietro del ministero non è l’unica novità emersa dall’incontro con la presidente della Corte d’appello di Cagliari. A breve, sono infatti previste sostituzioni e coperture dei posti lasciati liberi dai magistrati in via di trasferimento: Tania Vettore, che lascerà il tribunale nuorese a marzo, sarà rimpiazzata da Nicola Caschili, giudice del tribunale Lanusei. Sarà, poi, posticipato di tre mesi il trasferimento di Andrea Bernardino, mentre il gup Silvia Palmas sarà sostituita da Mauro Pusceddu del tribunale di Oristano. Sarà infine coperto fino a quando non rientrerà dalla maternità, anche il ruolo di Tiziana Longu. Una boccata d’ossigeno per gli uffici giudiziari, la cui già critica situazione si sarebbe ulteriormente aggravata

Intanto, anche quella di ieri, è stata per il tribunale una giornata di rinvii per via dell’astensione dalle udienze degli avvocati. Il giudice Antonio Luigi Demuro, che è anche presidente della sezione penale, ha fatto sapere in aula che «il presidente del tribunale Vito Morra si è assunto la responsabilità di fare le udienze monocratiche. È il primo presidente in Italia a farlo», ha sottolineato. Un importante contributo per smaltire la mole di lavoro degli uffici giudiziari, sui quali grava una pesante carenza di organici che nel settore penale varia dal 50 al 60 per cento.

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