La Nuova Sardegna

Nuoro

L’antica chiesa di Lotzorai cade a pezzi

La denuncia del restauratore Daniele Caredda che ha lanciato più volte l’allarme alla Soprintendenza

13 aprile 2013
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LOTZORAI. Patrimonio storico del paese, se restaurata potrebbe essere una risorsa, invece la chiesa e il vecchio cimitero, intitolati a Sant’ Elena, a Lotzorai “sono stati violentati e deturpati senza ritegno”. Lo afferma Lussorio Daniele Caredda, uno dei pochi restauratori ogliastrini attivo per i beni culturali, purtroppo costretto ad operare fuori dalla Sardegna. Attualmente opera come restauratore a Roma. Caredda si batte da tempo perché l’antica cappella possa essere recuperata, ma senza fortuna.

«Da tanti anni non sono mai riuscito ad avere risposte delle soprintendenze o dalle associazioni – dice – pur avendo inviato diverse segnalazioni». Era la chiesa della patrona del paese, una chiesa al tempo bellissima, un’ opera che raccontava la storia del paese, costruita intorno al 1100, probabilmente sulle tracce di un antico tempio. Caredda ha raccolto tutte le informazioni storico-tecniche della chiesa. «Negli anni ho continuato questa missione. Ho contattato tutte le soprintendenze della regione e le associazioni nazionali per la salvaguardia del patrimonio storico artistico – dice – ma è difficilissimo farsi ascoltare. Ho inviato tutto il materiale raccolto all'associazione Italia Nostra, che subito ha capito il valore di questa chiesa, ridotta quasi a un rudere, e ho poi avuto il contatto con la soprintendenza responsabile della nostra zona per il patrimonio storico architettonico, e ho riferito dell'urgenza di una messa in sicurezza. Telefonicamente mi è stata data disponibilità. Ho poi inviato un’ulteriore documentazione, ma sto ancora aspettando notizie. Adesso il mio impegno continua ogni giorno con telefonate, mail, ricerche: in attesa di risposte concrete e di ottenere il vincolo o almeno una prima messa in sicurezza, anche perchè ciò che resta della chiesa sta cadendo e in questi ultimi mesi ci sono stati nuovi crolli. Sarebbe già una grande fortuna ottenere la possibilità almeno di un restauro archeologico, in modo da non perdere ciò che rimane, anche se in realtà si potrebbe restaurare completamente». Daniele Cardedda ha effettuato anche diverse ricerche storiche sulle origini della chiesa. (n.mugg.)

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