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Legame tra lingue minoritarie l’adesione all’Euronetlang

OROSEI. Prosegue in giro per l’Europa il progetto Euronetlang sull’interazione delle lingue minoritarie promosso e finanziato da Legautonomie. Un’iniziativa alla quale aderiscono 15 paesi, tra i...

30 maggio 2013
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OROSEI. Prosegue in giro per l’Europa il progetto Euronetlang sull’interazione delle lingue minoritarie promosso e finanziato da Legautonomie. Un’iniziativa alla quale aderiscono 15 paesi, tra i quali Orosei, in rappresentanza di cinque minoranze linguistiche diverse quali sardo, bretone, albanese, croato e occitano. Dopo il primo dei quattro appuntamenti previsti dal progetto svoltosi proprio ad Orosei lo scorso ottobre, nei giorni scorsi il secondo incontro di studi si è tenuto in Albania nella cittadina di Skutari (Skoder). In rappresentanza di Orosei erano presenti gli assessori comunali alla Cultura e al Bilancio Daniela Contu e Franco Tore Bua, e per la parte scientifica l’antropologa linguista Joyce Mattu. Da parte loro parole di massima soddisfazione per il lavoro di Legautonomie di Roma con l’apporto di Focus Europe, ma anche per l’accoglienza riservatagli e per il contenuto dei progetti discussi che sono stati stabiliti insieme agli altri Comuni partecipanti e che andranno avanti nei prossimi due incontri in calendario chi si svolgeranno nelle sedi delle minoranze occitana e croata. Il maggior contributo dato a Skoder dalla delegazione oroseina ha riguardato la sessione di lavori sulle legislazioni Europea, nazionale e regionale sulle minoranza linguistiche. Nel suo intervento Joyce Mattu ha messo in risalto le contraddizioni esistenti nella legislazione italiana di fronte alla Carta Europea che chiede a tutti i paesi comunitari di eliminare qualsiasi ostacolo che impedisca la normalizzazione delle minoranze linguistiche. «La legge che accomuna tutte le minoranze italiane è la 482/99 – ha spiegato Mattu – una normativa troppo debole rispetto alle esigenze che richiede una lingua che si dica di minoranza. Il sardo come l’albanese e le altre sono lingue minoritarie ma non per questo devono essere “minorate”».

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