La Nuova Sardegna

Nuoro

Mamuthones e issohadores beffati a una sfilata estiva

di Mattia Sanna

Mamoiada, l’associazione Atzeni Beccoi ospite di un evento a Castelsardo Pino Ladu: «Un anno fa concordammo una somma che non ci è mai stata data»

03 luglio 2013
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ORGOSOLO. A Carnevale ogni scherzo vale ma per l’Atzeni Beccoi non si è trattato di una burla. Amara sorpresa per la storica associazione mamoiadina, coinvolta in una vicenda che ha riguardato altre quattro organizzazioni isolane. A Castelsardo, lo scorso anno, si è celebrata la quinta edizione dell’evento denominato “Rio de Frijaneiro”. Una sorta di sfilata estiva, animata da carri allegorici, esibizioni di gruppi folk, balli, costumi. A tale evento sono state invitate diverse rappresentanze delle maschere della Sardegna, tra le quali i Mustayonis’e s’orcu foresu di Sestu, sos Cotzulados di Cuglieri, su Corongiaiu di Laconi, i tamburini e i trombettieri della Sartiglia di Oristano, oltre che naturalmente i Mamuthones e gli Issohàdores di Mamoiada.

I gruppi raccontano di essere stati contattati da un uomo che si qualificava come esponente della Pro loco cittadina. Quest’ultima ha in seguito chiarito che tale attestazione era falsa e che la persona in questione non era titolata a parlare in suo nome e per suo conto.

Sempre secondo quanto riferito, il signore aveva promesso un compenso, ma a distanza di quasi un anno – dicono all’Atzeni Beccoi – non ha mai onorato l’impegno. L’associazione dei mamuthones aveva sottoscritto un vero e proprio contratto, nel quale era stato previsto che la controparte versasse qualche migliaio di euro per l’esibizione dei tipici costumi barbaricini. Da allora, il presunto organizzatore – dicono a Mamoiada – sembra sparito nel nulla, non dando più notizie di sé e non rispondendo al telefono.

«Ci sentiamo presi in giro – spiega il presidente della compagine mamoiadina Pino Ladu – se si fosse trattato di una difficoltà economica temporanea, avremmo potuto capire e attendere il tempo necessario, ma il silenzio ci fa temere che non ci sia la volontà di adempiere a quanto pattuito».

Dello stesso tenore le dichiarazioni del segretario dell’organizzazione di Sestu Ruggero Pitzanti, il quale conferma: «Da mesi non sappiamo nulla, ogni sollecitazione è stata inutile».

Il 27 luglio prossimo la manifestazione “Rio de Frijaneiro” celebrerà la sesta ricorrenza. L’obiettivo comune, messo in evidenza dalle associazioni gabbate, è quello di mettere in guardia altri gruppi.

«Vogliamo che i nostri amici provenienti dalle altre realtà dell’isola sappiano che cosa succede e impedire che si ritrovino nella nostra stessa situazione. Tuttavia, non lasceremo cadere la cosa nel nulla» chiarisce Pino Ladu.

Un’azione legale congiunta tra le organizzazioni di Mamoiada, Sestu, Cuglieri, Laconi e Oristano, viene fatto capire, sarà un’alternativa non certo improbabile.

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