La Nuova Sardegna

Nuoro

«No» dei “Cittadini liberi” alla centrale a carbone

di Giovanni Maria Sedda
«No» dei “Cittadini liberi” alla centrale a carbone

Olzai, il comitato da anni porta avanti battaglie per la difesa del territorio «L’ennesimo sopruso che vede tutti noi subire le scelte della classe politica»

24 luglio 2013
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OLZAI. Il comitato “Cittadini liberi” di Olzai, opera da anni portando avanti battaglie per la difesa del territorio e dei diritti dei cittadini. Non poteva quindi non esprimere grande preoccupazione per la decisione di convertire la centrale termoelettrica di Ottana in una centrale a carbone. Un passaggio dal grigio del fumo che ha annerito le pecore, al nero del carbone che penetrerà molto di più nell’ambiente e nella vita delle persone.

E per Olzai, che si affaccia sulla piana di Ottana ma è aggrappato a una montagna boscosa e ricca d’acqua che alimenta la centrale idroelettrica del Taloro, che produce, invece, energia pulita, il carbone è sicuramente un nemico che i “Cittadini liberi” hanno subito respinto con un documento che farà sicuramente riflettere, soprattutto i politici.

«Si tratta di un ennesimo sopruso – si legge nel loro comunicato – che vede i cittadini, ancora una volta, subire, impotenti, le scelte di una classe politica irresponsabile che ha dimostrato negli anni una totale incapacità di amministrare il nostro territorio. Da sempre per il centro Sardegna sono state proposte soluzioni che non hanno mai dato garanzie né sotto l’aspetto ambientale, né sotto l’aspetto economico. Ora si vuole far passare come necessaria e risolutiva dei problemi del nostro territorio la conversione di una centrale. Un vero e proprio inganno, un film già visto dove non può mancare il solito ricatto dei posti di lavoro». Secondo i “Cittadini liberi” di Olzai è inspiegabile il fatto di puntare a un modello di sviluppo diverso percorrendo strade vecchie e fallimentari. «È ormai noto che l’uso del carbone – si sottolinea nel documento – è una delle maggiori fonti d’inquinamento con impatti assai gravi sulla salute delle persone, di organismi viventi ed ecosistemi. La letteratura scientifica ha documentato come l’inquinamento causato dai combustibili fossili sia causa di gravi patologie quali: malattie cardiache e respiratorie, cancro, ictus e minaccia addirittura i feti ai primi stadi evolutivi. Eppure, nonostante le opposizioni di alcune componenti sociali e del Sindaco di Ottana e di Nuoro, i partiti politici continuano ad occuparsi di candidature e spartizioni di poltrone, mentre i sindaci e gli amministratori locali preferiscono tacere. Come è possibile che i sindaci che dovrebbero tutelare le loro comunità e gli interessi dei cittadini continuino a dormire o facciano finta di non vedere ciò che accade intorno? È tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Invitiamo, pertanto, tutti i sindaci del nuorese ad affrontare la questione nelle sedi istituzionali opportune: quindi convocare i consigli comunali e deliberare con urgenza, per promuovere un’azione comune che risulti davvero efficace».

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