La Nuova Sardegna

Nuoro

Bomba al Comune, gli inquirenti battono la pista politica

di Sergio Secci
Bomba al Comune, gli inquirenti battono la pista politica

Siniscola, su delega della procura della Repubblica sarà la Digos a svolgere le indagini sull’attentato

14 agosto 2013
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SINISCOLA. Potrebbero presto esserci importanti novità sull’attentato dinamitardo che lo scorso mese di novembre, fece saltare in aria il portone del municipio di Siniscola. Le indagini si spostano infatti sulla pista politica e specificamente sulla matrice eversiva che potrebbe aver armato la mano degli attentatori. La procura della Repubblica di Nuoro, l’altro ieri, ha infatti delegato alla Digos della questura del capoluogo barbaricino le indagini sul grave messaggio intimidatorio che nella tarda serata dell’11 novembre 2012 aveva seriamente danneggiato l’ingresso del palazzo civico di via Roma.

La novità è stata ufficializzata dal portavoce Fabrizio Mustaro che informa che la struttura investigativa della questura, sinora mai interessata del caso, è stata chiamata ad approfondire nuovi filoni d’indagine emersi recentemente in relazione a un possibile movente che potrebbe quindi essere legato all’attività svolta dai consiglieri comunali che fanno capo al sindaco Rocco Celentano. Ipotesi che erano fin da subito balenate tra gli investigatori che in questi mesi hanno passato al setaccio l’attività svolta nel palazzo alla ricerca di possibili motivazioni atte a spiegare il gesto.

A caldo, si era subito parlato di forte malessere sociale provocato dalla profonda crisi che attraversa il territorio e che ha portato alla perdita di numerosi posti di lavoro nel terziario e al sempre maggiore ricorso, alla cassa integrazione e agli ammortizzatori sociali. Malessere sociale e forti tensioni che emersero anche nel corso del consiglio comunale straordinario con la notizia della diffusione di volantini diffamatori contro la maggioranza seminati per le vie del paese. A esprimere solidarietà agli amministratori, anche una fiaccolata cui presero parte alcune centinaia di persone per respingere ogni forma di violenza.

A far saltare la vetrata del comune, fu un ordigno confezionato con 200 grammi di gelatina e pezzi di ferro fatto esplodere poco prima della mezzanotte. L’ordigno, secondo gli artificieri era stato preparato da gente esperta, e poteva creare gravi danni a persone che si fossero trovate a transitare in via Roma al momento dello scoppio.

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