La Nuova Sardegna

Nuoro

Bitti, il sindaco Ciccolini occupa il liceo “Pira”

di Angelo Fontanesi

«Resisterò fino a quando non verrà istituita la prima classe per 19 ragazzi» Rivolta in Baronia: Galtellì, Irgoli, Loculi e Onifai pronti a marciare su Cagliari

11 settembre 2013
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BITTI. Sindaci in rivolta per salvare la scuola. «Resistenza fino all’ultimo giorno» annuncia il primo cittadino di Bitti, Giuseppe Ciccolini. «Da oggi occuperò il nostro Liceo scientifico Michelangelo Pira e non uscirò prima di avere ottenuto i diritti che ci spettano» sentenzia deciso e irremovibile. «Abbiamo 19 ragazzi iscritti alla prima classe del liceo, ma ancora non è stata attivata alcuna prima classe. Sto parlano di 19 ragazzi, non di cinque». Lui stesso ex alunno del Pira, Ciccolini si dice costretto a questo gesto eclatante «dopo sei anni di amministrazione comunale». Ora pretende risposte certe e immediate dall’ufficio scolastico regionale. «Da qui non mi muovo più» ripete senza tentennare il sindaco di Bitti.

Pronti alle barricate anche i sindaci della Baronia, che annunciano una marcia su Cagliari per difendere l’efficienza delle loro scuole e il diritto ad una buona istruzione per i loro figli. Questo il sunto di quanto emerso ieri mattina a Galtellì al termine di un consiglio comunale aperto anche ai sindaci di Irgoli, Onifai e Loculi convocato urgentemente contro la mancata nomina di un dirigente di ruolo per l'istituto comprensivo di Irgoli e Galtellì che raggruppa i sette plessi scolastici del circondario e conta circa 620 alunni. Accuse durissime sono state mosse all’indirizzo della Regione e dell’ufficio scolastico regionale dai primi cittadini e dagli amministratori presenti per quello che senza perifrasi è stato definito «l’ennesimo esempio di macelleria sociale» portato a termine senza ratio e in maniera assolutamente acritica nei confronti di un territorio che invece sulla cultura e sulla pubblica istruzione dei giovani punta in maniera convinta e con grandi sforzi economici per il riscatto sociale delle sue comunità.

«Non è assolutamente concepibile che una Regione autonoma come quella sarda continui ad applicare senza alcun discernimento critico leggi nazionali studiate sulla carta e su calcoli statistici senza tenere contro delle esigenze dei suoi territori periferici che ha invece l’obbligo politico di tutelare»: così si sono espressi all’unisono i sindaci e gli amministratori intervenuti nella discussione supportati nei loro ragionamenti dagli stessi insegnati delle varie scuole dell'istituto che hanno affollato la sala consiliare. Proteste vibranti che muovono dal fatto che dopo l’accorpamento in un’unica direzione didattica subita l’anno scorso, quest’anno l’istituto comprensivo di Irgoli Galtellì sia stato affidato in reggenza ad un dirigente che ha già la sua sede di ruolo in un altro istituto di Nuoro.

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