La Nuova Sardegna

Nuoro

Siniscola, furto da 150mila euro alla Mei

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15 ottobre 2013
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BUDONI. Aria di rivolta all’istituto comprensivo di Budoni (foto). L’ufficio scolastico di Nuoro ha assegnato alla primaria del centro costiero 20 maestre contro le 22 che invece le sarebbero spettate. Un errore di calcolo che la dirigente scolastica Caterina Massimetti ha fatto presente all’ufficio provinciale, ma senza ottenere l’assegnazione di altri due insegnanti. Nuoro, infatti, non ha potuto fare altro che ammettere di avere le mani legate, visto che le risorse per l’organico erano già state tutte utilizzate nell'intero territorio provinciale. L’unica soluzione per la primaria di Budoni è stata, quindi, fare appello all’ufficio regionale per ottenere risorse suppletive dal ministero. Una richiesta che va messa nero su bianco entro domani. «Ed è quello che chiediamo noi sindacati insieme all’amministrazione comunale e alle famiglie degli alunni – dice Franco Dore, segretario di Cgil Scuola di Olbia Tempio -. Non si può accettare che in una classe a tempo pieno, anziché due maestre al lavoro, ce ne sia solo una titolare e il tempo scuola della seconda venga frammentato su altre 7 o 8». La rappresentanza sindacale dell’istituto ha promosso la vertenza per la tutela del due posti mancanti coinvolgendo sia le famiglie che l’amministrazione per il grave danno all'utenza. La Cgil, inoltre, ha chiesto subito l'attivazione di un tavolo sindacale all'Ufficio scolastico di Nuoro. All'incontro hanno partecipato Pierangela Cocco per l’ufficio provinciale, la Cgil di Olbia, il regionale Cobas Sardegna e le Rsu di istituto. «Al confronto si è giunti con un documento di sostegno completo delle famiglie, ormai in mobilitazione totale, del sindaco di Budoni, Giuseppe Porcheddu, e dell’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Gianfranco Maccioni – racconta Dore -. Noi vogliamo che il ministero dia alla primaria di Budoni l'organico che le spetta in base ai parametri nazionali utilizzati in tutta la rete scolastica nazionale, comprese le altre province sarde. Anzi, proprio in sede di trattativa abbiamo fatto emergere l'enorme disparità di trattamento tra l'organico assegnato alla Sardegna e quello di altre regioni, in particolare del Nord Italia. Una disparità che non trova alcuna giustificazione. Anzi, la realtà scolastica sarda, al confronto, è sensibilmente svantaggiata e andrebbe trattata con maggior riguardo». Il termine ultimo per la richiesta di risorse al ministero è la giornata di domani. In caso di esito negativo, sindacati e famiglie annunciano manifestazioni di contestazione. (al.pi.)

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