La Nuova Sardegna

Nuoro

Lerede non torna indietro e protocolla le dimissioni

di Lamberto Cugudda
Lerede non torna indietro e protocolla le dimissioni

«Non sono mai stato disponibile a subire condizionamenti di alcun genere» Il caso è scoppiato con la richiesta di defenestrare l’assessore Paolo Stochino

19 ottobre 2013
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Dimissioni del sindaco Mimmo Lerede (Pdl) e lettera anonima in Comune contro l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Stochino (Pdl): il clima politico è rovente. Come aveva preannunciato giovedì alla Nuova, ieri alle 9,26, il primo cittadino ha fatto protocollare le proprie dimissioni, scaturite dopo tre mesi di forti tensioni interne alla maggioranza di centrodestra, che ha portato quattro assessori, che hanno chiesto la testa del loro collega Paolo Stochino, a rimettere le deleghe. Nella lettera di dimissioni, Lerede parte dal fatto che, venerdì 4, al protocollo sono giunte le remissioni delle deleghe da parte degli assessori Massimo Cannas, Nuccio Meloni, Marcello Ladu e Fausto Mascia. «Considerata l’incompatibilità esistente e manifestata ampiamente, anche a mezzo stampa – si legge – tra i componenti del gruppo di maggioranza del consiglio comunale da me rappresentato, per senso di dovere e di responsabilità che mi appartiene, non riuscendo a risolvere l’annosa e delicata questione, mi trovo costretto a rassegnare le mie dimissioni, rimettendo alla volontà dei cittadini il mio mandato. Ringrazio tutti coloro che mi hanno permesso e consentito, con il loro contributo, sino a oggi, l’espletamento del mandato finalizzato alla tutela dei diritti appartenenti alla comunità da me rappresentata».

Un quarto d’ora prima che il sindaco protocollasse le proprie dimissioni – che erano state annunciate giovedì pomeriggio anche agli stessi dissidenti – anche, i quattro ex assessori e tre consiglieri (fra questi la presidente del consiglio comunale Monica Fanni) che li sostengono, hanno protocollato, a loro volta, la risposta all’incontro avuto lunedì con il sindaco, con il quale hanno chiesto ancora l’azzeramento della giunta. Poco più tardi Mimmo Lerede ha dichiarato: «Nessun condizionamento per governare». E ha proseguito: «Le dimissioni di un sindaco sono un momento indecente. Amareggia che chi è stato chiamato a governare, liberamente eletto dai cittadini, debba rinunciare a farlo per dissapori interni. Mi dispiace che una parte della mia giunta abbia adottato un atteggiamento di tale gravità, ma non sono mai stato disponibile ai “condizionamenti” di nessun tipo. Fino a prova contraria tutte le decisioni sull’operatività della giunta restano in capo al sindaco, che ha sempre riposto la fiducia nelle persone che ha scelto per la sua squadra. Nelle scorse settimane avevo più volte sollecitato tutti gli assessori a fornire una relazione sulle attività già svolte e sui progetti futuri, ma le richieste di revoca della delega all’assessore Paolo Stochino sono state l’unica risposta che ho ricevuto. Non è possibile lavorare in queste condizioni. Non è possibile che amministratori bravi e competenti non abbiano potuto continuare a essere risorsa per tutti noi nel ruolo per cui erano stati scelti e votati. Una brutta caduta di stile che i cittadini di Tortolì non meritano».

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