La Nuova Sardegna

MACOMER. La Provincia spende a Macomer il 57,53% delle risorse destinate all’edilizia scolastica e su un investimento complessivo di 8.470.249 milioni di euro per l’intero territorio provinciale, 4.872.839 sono stati spesi nelle scuole cittadine, o stanno per esserlo. Lo ha detto l’assessore alla Pubblica istruzione e all’edilizia scolastica della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu, nel corso di una conferenza stampa convocata per spiegare le ragioni della mancata consegna dei lavori di messa in sicurezza del caseggiato e di realizzazione di un nuovo auditorium nell’Istituto tecnico “S. Satta” appaltati l’8 marzo del 2013. L’intervento è stato congelato a causa dei limiti imposti dal patto di stabilità. Poiché la Provincia doveva realizzare i lavori spendendo fondi di bilancio per 1.271.908 euro e 1.560.043 euro da coprire con un mutuo della Cassa depositi e prestiti, per non sforare il patto di stabilità si è deciso di fermare tutto. Alla conferenza stampa sono intervenuti tutti i consiglieri di provinciali Macomer e del Marghine (non c’era Andrea Rubattu). Daniela Forma, consigliere eletto in uno dei due collegi di Macomer e presidente del Consiglio provinciale, che ha voluto l’incontro, ha detto che l’attenzione della Provincia per l’edilizia scolastica, compresi gli interventi nel territorio del Marghine, non è mai venuta meno. Costantino Tidu ha detto che in un momento così difficile è necessaria la massima coesione dei territori, accantonando le polemiche inutili. Pietro Del Rio ha ricordato che la precedente maggioranza al Comune ha rinunciato a realizzare il nuovo Itc, che avrebbe risolto tutti i problemi della scuola. Salvatore Cossu ha detto di non essere stato invitato a un recente incontro in Comune sulle questioni dell’Itc. Bobo Arbau si è soffermato sui lavori fatti dalla provincia nel territorio e Federico Castori ha parlato di «conflittualità che preoccupa».