La Nuova Sardegna

Nuoro

«La terra è svanita sotto l’auto»

di Valeria Gianoglio
«La terra è svanita sotto l’auto»

Nuoro, parla uno degli agenti feriti nell’incidente costato la vita a Luca Tanzi

20 novembre 2013
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NUORO. Stordito dalle medicine e dalla operazione alla testa subìta qualche ora prima nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale San Francesco, Gavino Chighine, 30 anni, poliziotto in servizio alla squadriglia della questura di Nuoro, a chi gli chiede del terribile incidente della sera prima, riesce giusto a ricordare la voragine. «Ci si è aperta davanti – dice – ci siamo sentiti mancare la terra sotto il fuoristrada. Poi non ricordo più niente».

E ricade in un sonno profondo, Gavino Chighine. A tratti si risveglia, a tratti fa qualche domanda. Ma di qui terribili momenti di lunedì sera, stenta a ricordare qualcosa. Come due sorveglianti affettuosi, gli stanno vicini papà Andrea, anche lui un tempo tenace componente della stessa squadriglia della questura di Nuoro, e mamma Salvatorica, giunta dalla sera prima da Thiesi, dopo una corsa in auto con il fiato sospeso.

La camera mortuaria. Gavino Chighine ha chiesto degli altri componenti della pattuglia che è precipitata nella voragine che si è aperta lunedì sera nella strada tra Oliena e Dorgali. Non sa che Luca Tanzi, il collega nuorese più anziano di 10 anni, in quel devastante incidente, ha perso la vita. Non sa neanche che attorno al corpo di Tanzi, nella camera mortuaria dell’ospedale San Francesco, in quel momento si è stretto tutto il personale della questura, a cominciare dal questore Pierluigi D’Angelo, dal suo vice, Pasquale Di Donato, dall’ex comandante della polizia stradale nuorese e regionale, Giuliano Fele, da tutti i colleghi che Luca Tanzi ha conosciuto in tanti anni di servizio.

I funerali di Stato. Saranno funerali di Stato, quelli che domani, alle 10, nella chiesa del Sacro Cuore a Nuoro, daranno l’ultimo saluto all’assistente capo della polizia che tutti ricordano anche per il sorriso, la generosità, e la grande passione per il calcio. «Chiamatemi per qualsiasi problema– aveva detto lunedì sera, al municipio di Galtellì. Sono a vostra dispozione». Poi, purtroppo, ha incontrato la morte.

I suoi amici e colleghi, ieri, per tutto il giorno, hanno stretto in un abbraccio affettuoso la moglie Annalisa Lai, i figli di 11 e 7 anni, Daniele e Francesco, gli anziani genitori. È stata una tragedia che ha colpito tutti, quella avvenuta lunedì sera sulla strada tra Oliena e Dorgali. Una tragedia dove solo per miracolo non si sono registrati altri morti.

Gli altri feriti. Ieri, mentre nella camera mortuaria dell’ospedale, si raccoglieva tutto il cordoglio per il povero Luca Tanzi, qualche piano più su, al San Francesco, i medici si occupavano dei altri tre feriti. Uno dei quali, Mirko Pellino, originario di Frosinone, nel corso della mattinata è stato operato nel reparto di Ortopedia perché aveva entrambi i femori fratturati e purtroppo pure il bacino. Viste le sue condizioni, gli stessi medici hanno ritenuto opportuno metterlo in coma farmacologico.

Un altro componente della pattuglia, ovvero Gavino Virde, è stato operato anche lui perché aveva una brutta ferita alla testa. Tutti e tre i feriti, inoltre, hanno riportato diversi traumi al torace, che creano loro alcuni problemi respiratori. Ma per fortuna, nessuno di loro è stato giudicato in pericolo di vita. «Mio figlio Gavino – dice papà Mario Chighine, fuori dal reparto – per fortuna tutto sommato sta bene. Dell’incidente a casa a Thiesi abbiamo saputo grazie a un amico di Oliena che era passato sul luogo dell’incidente poco prima. Ci siamo subito mobilitati. È stata una scena terribile».

L’inchiesta. Sull’incidente e su tutto il delicatissimo capitolo-alluvione nel Nuorese con i suoi infiniti strascichi, da ieri la procura di Nuoro ha aperto un’inchiesta. La segue il pm Andrea Vacca e per ora si procede contro ignoti.

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