La Nuova Sardegna

Nuoro

Poliziotto morto, verifiche tecniche sul ponte crollato

di Valeria Gianoglio
Poliziotto morto, verifiche tecniche sul ponte crollato

Sequestrate carte sulla manutenzione della Oliena-Dorgali Interrogatori in questura. Tra i testimoni un autista dell’Arst

23 novembre 2013
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NUORO. Primi interrogatori, in questura, sul fronte dell’inchiesta che scava nella morte dell’assistente capo della polizia, Luca Tanzi. E il fronte-dighe che dal bacino di Torpè si allarga fino a quello di Cumbidanovu, vicino a Orgosolo, dove il Genio civile in queste ore ha fatto un sopralluogo. Le inchieste e gli accertamenti tecnici che scavano nel disastro provocato anche in provincia di Nuoro dall’alluvione, si arricchiscono, dunque, di ora in ora. Ma è il filone del poliziotto, per il momento, che registra qualche novità in più.

Anche ieri, infatti, in questura, gli agenti della squadra mobile hanno sentito diverse persone “a sommarie informazioni”, perché ritenute evidentemente depositarie di informazioni utili sullo stato della strada dove lunedì ha perso la vita il generoso assistente di polizia, Luca Tanzi, mentre, a bordo del fuoristrada di servizio, stava scortando un’ambulanza della Croce verde di Dorgali. Tra i primi testi sentiti dalla polizia ci sono anche alcuni automobilisti che quel giorno sono passati nella zona e hanno constatato di persona le pessime condizioni del ponte e di quel tratto, in particolare, della strada provinciale 46.

La polizia, per il momento, dopo aver sequestrato in Provincia diversi faldoni di carte relative alla strada, sta studiando ciascun atto. L’obiettivo è quello di capire se quel tratto di provinciale, che risale al periodo fascista, sia stato di recente controllato e sottoposto a un intervento accurato di manutenzione. O se invece, la strada in questione, sia rimasta a lungo senza alcuna manutenzione.

Le foto relative al terribile incidente nel quale ha perso la vita Luca Tanzi, documentano meglio di mille parole uno stato di manutenzione del ponte quantomeno discutibile. Una intera campata del ponte, infatti, al passaggio del fuoristrada aveva ceduto di botto ingoiando il Defender della polizia. E solo per un soffio, al posto del Defender, non c’era l’ambulanza.

Da Torino, intanto, dove è andato a trovare il figlio, dice la sua anche Mario Salis, l’autista del pullman dell’Arst che lunedì mattina, intorno alle 10.15, era passato proprio su quella strada. «Prima di partire ho chiamato in azienda – dice – e mi hanno detto che a loro non risultavano notizie di strade chiuse, per cui sono partito. Avevo con me, nel pullman, gli studenti di Dorgali che stavano tornando in paese perché le scuole a Nuoro erano chiuse. Arrivati vicino al ponte all’uscita di Oliena, mi trovo la strada sbarrata dalle transenne. Allora ho cominciato a fare telefonate, poi sono riuscito a girare il pullman e a tornare indietro. La sera, poi, ma una volta finito il servizio, con la mia macchina sono dovuto ripassare in quella strada perché non c’era altro modo per tornare a Oliena dove abito. La strada era ancora transennata, ma si poteva passare comunque. Non ho spostato le transenne ma ho deciso comunque di passare a mio rischio e pericolo. Non avevo altra scelta, per tornare a casa».

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