La Nuova Sardegna

Nuoro

Orgosolo, una frana minaccia la diga

di Pier Luigi Piredda
Orgosolo, una frana minaccia la diga

Nuoro, i pm Garau e Forteleoni hanno aperto un fascicolo sul crollo nel cantiere di Cumbidanovu

27 novembre 2013
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NUORO. Dopo la tragedia, l’inchiesta. Il procuratore della Repubblica, Andrea Garau, e il sostituto Luca Forteleoni stanno coordinando il lavoro che carabinieri, agenti della squadra mobile e finanzieri stanno portando avanti da giorni per raccogliere tutta la documentazione necessaria per ricostruire la disgrazia in cui ha perso la vita il poliziotto Luca Tanzi e altri tre suoi colleghi sono rimasti feriti. Ma anche sui crolli conseguenti all’alluvione e infine sul disastro nella diga di Cumbidanovu. Anzi, dal punto di vista giudiziario, quella della diga nel territorio di Orgosolo si annuncia come l’inchiesta più scottante. Dopo l’ondata di piena che si è portata via tutto il cantiere, documentato anche da alcuni filmati amatoriali, ora la zona è praticamente irraggiungibile a causa degli smottamenti lungo la strada e le frane che stano cadendo dal costone. Una sorta di Vajont sul quale i magistrati vogliono vedere chiaro.

La diga è in fase di costruzione da oltre un decennio e ancora non si vede la fine, nonostante la montagna di soldi pubblici spesi finora. Infatti, la diga era ancora un cantiere e ora, così ha detto chi è riuscito ad avvicinarsi, sembra un paesaggio lunare, punteggiato da qualche macchinario colorato ormai da buttare. Ma il fronte diga di Orgosolo, destinato a diventare sicuramente quello più interessante, per il momento è superato dalle indagini sulla morte di Luca Tanzi. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze per appurare le condizioni della strada, della piena e soprattutto se erano state predisposte tutte le misure per evitare che sul tratto Oliena-Dorgali potessero transitare auto, visto che il ponte di Oloè era ormai stato raggiunto dall’acqua, che addirittura arrivava a ondate sulla sommità nei momenti di massima spinta dalla parte alta del territorio.

A dare una mano alle forze dell’ordine di aggiungeranno nelle prossime ore alcuni tecnici specializzati, che oltre a visionare le carte, svolgeramnno una serie di accertamenti richiesti dalla Procura.

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