La Nuova Sardegna

NUORO. Una nuova politica rurale che consenta il ritorno alla campagna e soprattutto il ricambio generazionale nell’agricoltura, «capace così di creare occupazione, presidio del territorio e fermare la mortalità delle aziende che negli ultimi anni sono crollate del 43%». Parole di Salvatore Urru, presidente provinciale delle Acli di Nuoro. Parole che sono risuonate nei giorni scorsi nel salone parrocchiale della chiesa Beata Maria Gabriella in occasione del terzo congresso regionale di Acli Terra. Il tema del congresso: “La terra alimenta il futuro. Risorse e valori della realtà sarda”. Appuntamento che ha confermato Ernesto Ambu alla guida dell’associazione professionale agricola.

Presente anche il presidente regionale delle Acli Ottavio Sanna, oltre a Salvatore Urru sono intervenuti lo stesso Ambu e don Pietro Borrotzu. Il parroco nuorese d’adozione ha ricordato le vittime dell’alluvione e richiamando tutti a una vera solidarietà, «non del momento, ma quella vera, duratura, che deve diventare fondamento per una società più giusta e dove l’amore e la fratellanza verso il prossimo siano quotidiani e costanti, anche quando non siamo in emergenza». Il prete di Orani ha inoltre invitato tutti a «riappropriarsi della responsabilità e al rispetto della natura e del creato, perché solo così si possono evitare i gravi disastri come quello che si è abbattuto in Sardegna nei giorni scorsi».

«Oltre al profondo dolore e a sentimenti di fraterno cordoglio alle famiglie delle vittime», Salvatore Urru ha poi manifestato la sua preoccupazione per i danni ingenti per l'intera economia della Sardegna, «in modo particolare alle aziende agricole e zootecniche e al sistema agroalimentare nel suo complesso». Indispensabile e urgente, per il presidente delle Acli nuoresi, un intervento di prevenzione e manutenzione ordinaria del territorio, al quale le istituzioni, «tutte«, devono destinare risorse specifiche. (l.p.)