La Nuova Sardegna

OLIENA. Artigiani commercianti e privati in rivolta contro le cartelle esorbitanti Tarsu, alcune delle quali superano i 5mila euro. Le cartelle ieri sono state rispedite al mittente: il Comune. «Non paghiamo e non pagheremo esagerazioni di questo tipo». In oltre cinquanta, ieri mattina si sono presentati nel palazzo comunale per parlare con il sindaco Salvatore Serra. Chiedevano spiegazioni che il primo cittadino, per quanto di sua competenza ha dato ma che non sono state valutate esaustive, per cui mercoledì prossimo si ritorna alla carica e c’è un nuovo appuntamento e «questa volta riporteremo in comune il certificato elettorale e chi ha partita Iva, le licenze – afferma, Ceceddu titolare del ristorante Ck – chiederemo al sindaco e all’amministrazione che si facciano carico delle nostre proteste per portale a chi di competenze. Auspichiamo che assieme a noi vengano Dorgali, Orgosolo, Nuoro, tutti quanti. Se non impariamo a muoverci tutti insieme non sortiremo nessun effetto. E’ chiaro che vogliono far morire il commercio». «Noi abbiamo fatto quello che potevamo fare ossia ciò che ci ha imposto la legge – commenta il sindaco Serra – la differenza è che prima una quota (della tassa per lo smaltimento dei rifiuti) veniva messa a carico del comune adesso non è più così perchè al cento per cento deve pagare il cittadino, lo stato non da più nulla. L’amministrazione ha fatto una delibera di giunta, dando mandato ai tecnici per vedere se si riusciva a prendere dei fondi da qualche altra parte, in maniera legale. Ma c’è di più ,l’appalto è di 1 milione di euro se, ci sarà un risparmio, quei fondi andranno distribuiti. C’è anche la possibilità di portare i rifiuti all’isola ecologica risparmiando qualcosa. Tutto ciò che è possibile lo stiamo facendo e lo faremo più avanti se ci permettessero di sforare il patto di stabilità».