La Nuova Sardegna

Nuoro

Docenti trasferiti d’ufficio «Il disagio è terribile»

di Luciano Piras
Docenti trasferiti d’ufficio «Il disagio è terribile»

Nuovo appello dello Snals nuorese al ministero e al provveditorato regionale «Siamo la provincia d’Italia più penalizzata, così si distrugge la scuola»

14 dicembre 2013
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NUORO. «La provincia di Nuoro è la provincia d’Italia più penalizzata, il disagio è terribile, ma la cosa più grave è che l’anno venturo sarà ancora peggio». Parla della scuola, Graziano Boi, segretario provinciale dello Snals. Mentre a Roma, al ministero della Pubblica istruzione, è in corso la trattativa per il nuovo contratto nazionale e i vari uffici territoriali già si preparano per le iscrizioni scolastiche e i pensionamenti di gennaio, dal capoluogo della Barbagia parte un nuovo, l’ennesimo, allarme: soprannumerari e trasferimenti d’ufficio. «I tagli lineari praticati da un governo che appare sempre più in crisi di liquidità stanno distruggendo la scuola. Ciò vale soprattutto per la nostra provincia – insiste Boi – e per gli operatori scolastici, docenti e Ata che pagano a causa dei tagli un prezzo assai maggiore rispetto ai loro colleghi di altre province. L’Ufficio scolastico provinciale di Nuoro, infatti, comprende un territorio che è di gran lunga più vasto rispetto a quello degli altri provveditorati agli studi del continente in quanto abbraccia il territorio dell’Ogliastra e diversi comuni della provincia di Cagliari» sottolinea il segretario nuorese del Sindacato nazionale autonomo lavoratori scuola.

«I nostri operatori scolastici che, per i numerosi recenti tagli al personale, risultano in soprannumero rispetto all’organico e sono stati trasferiti d’ufficio, per il solo fatto di essere nuoresi, pagano un prezzo e un disagio che non sono commisurati a quelli dei colleghi delle altre province». «È capitato così – va avanti Boi – che madri di famiglia dopo quaranta anni di lavoro nella scuola, per mancanza di posti nella sede di titolarità, sono state trasferite d’ufficio a centinaia di chilometri di distanza». Un esempio: una sessantenne madre di famiglia maestra da una vita trasferita da Nuoro a Isili nell’ultimo anno di insegnamento. «In altre province invece – riprende fiato il segretario dello Snals di Nuoro – i trasferimenti d’ufficio, ancorché non auspicabili, si risolvono nell’ambito di qualche decina di chilometri con danni relativamente modesti. Al disagio accennato si aggiungono le difficoltà insite in un territorio dove le infrastrutture sono carenti o addirittura non ci sono. Spesso – ricorda Boi in una lettera indirizzata al ministero e al provveditore regionale –, il trasferimento avviene solo per poche ore di lezione effettiva mentre le ore di completamento si rimane semplicemente a disposizione cosa che potrebbe essere fatta nella sede di appartenenza. In tali situazioni il risparmio dello Stato è assai modesto, ma non così i disagi per il lavoratore».

Graziano Boi suggerisce una strada alternativa: «Il personale trasferito potrebbe trovare occupazione temporanea in altre pubbliche amministrazioni che sono a corto di personale». «Di fatto – spiega il sindacalista – il ministero della Pubblica istruzione non rilascia il nullaosta per tale passaggio nonostante abbia del personale in soprannumero. Come se non bastasse, i tagli lineari operati nella scuola, oltre che per i lavoratori – chiude il segretario provinciale dello Snals – rappresentano un grave danno anche per l’utenza scolastica alla quale non vengono riconosciute le stesse opportunità che, per Costituzione, debbono essere loro garantite». Letto, riletto e sottoscritto prima di inviare tutto al ministero e al provveditore.

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