La Nuova Sardegna

Nuoro

Padre e figlio uccisi a Noragugume, interrogatori a tappeto fra amici, parenti, vicini

Padre e figlio uccisi a Noragugume, interrogatori a tappeto fra amici, parenti, vicini

Saranno eseguite a Oristano le autopsie sui corpi di Bruno e Umberto Nieddu, di 74 e 26 anni - FOTO

20 gennaio 2014
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NORAGUGUME. Saranno eseguite domani a Oristano le autopsie di Bruno e Umberto Nieddu, padre e figlio, di 74 e 26 anni, gli allevatori uccisi ieri mattina in località Nira Birdis nel Comune di Noragugume (Nuoro). L'esame autoptico, richiesto dalla Procura di Oristano, servirà a chiarire alcuni elementi del duplice delitto, primo fra tutti il numero dei colpi esplosi. Gli investigatori della Squadra Mobile di Nuoro, coordinati dal dirigente Fabrizio Mustaro, e gli agenti del Commissariato di Ottana stanno lavorando senza sosta nel tentativo di far piena luce sull'omicidio. Ieri e oggi sono state sentite numerose persone, amici, parenti e conoscenti delle vittime. Si lavora per ricostruire le ultime ore di vita di Bruno e Umberto, si scava nel presente alla ricerca di un movente forse legato alla loro attività di allevatori, ma anche nel passato. Un passato che porta alla faida che dal 1998 al 2000 ha sconvolto il piccolo paese in provincia di Nuoro con otto omicidi e numerosi attentati. Bruno Nieddu aveva testimoniato nel processo relativo a uno degli omicidi e nel 2007 nei suo confronti era stato portato a termine un attentato dinamitardo.

 Leggendo la storia del processo della faida di Noragugume appaiono chiari gli schieramenti in campo: da una parte l’alleanza tra le famiglie Cherchi, Spada e Nieddu, dall’altra quella delle famiglie Corda, Argiolas, Pinna, Marongiu e Falchi. L’origine, sembra, una contesa su alcuni pascoli. Il bilancio della “guerra” è di sette morti ammazzati, ma anche una serie di tentati omicidi e di attentati. Scrivono i giudici della Corte di cassazione nelle motivazioni della sentenza del novembre 2005: «I delitti sono scaturiti da una serie di vendette fra gruppi antagonisti che, fra il giugno del 1998 e il marzo del 2000, si fronteggiarono aspramente e, in rapida successione, riportarono morti o aggrediti in gravi attentati. Da un lato le famiglie più in vista e facoltose del paese (i Cherchi, gli Spada e i Nieddu), dall'altra i Corda, gli Argiolas, i Pinna, i Marongiu e i Falchi. I due gruppi registrarono nelle rispettive file, in modo quasi perfettamente simmetrico, attacchi efferati e alternati: agli omicidi dei due Cherchi seguirono quelli dei due Corda e il primo tentativo di uccisione dei Marongiu. Alla morte di Aldo Spada seguì quella di Tonino Pinna e il secondo tentativo di omicidio dei Marongiu. Poi l'esecuzione di Antonello Nieddu».

Un altro filone di indagine si tiene lontano dal passato remoto e cerca in quello più recente della crescita dell'azienda condotta da padre e figlio. Con la quantità di testimonianze che sono state raccolte si cerca di capire se ci siano stati attriti degli ultimi tempi sui temi frequenti nel mondo della campagna: pascoli, sconfinamenti, aspettative rimaste deluse.  

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