La Nuova Sardegna

Nuoro

Rogo nella pineta di Orvile a giudizio due oranesi

di Luisa Satta
Rogo nella pineta di Orvile a giudizio due oranesi

I presunti piromani dovranno comparire davanti al giudice tra un anno Sono accusati di aver appiccato l’incendio che distrusse 30 ettari di vegetazione

30 gennaio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





POSADA. Sono passati oltre quattro anni dal disastroso incendio che distrusse buona parte della pineta di Orvile il polmone verde del comune di Posada. Il 25 luglio del 2009, le fiamme appiccate dalla strada che si diparte dalla statale 125 verso il mare, ridussero in cenere trenta ettari di uno degli angoli più incantevoli del centro baroniese.

A nulla servì l’intervento di mezzi aerei e uomini a terra, troppo forti le folate di maestrale che attaccarono la chioma dei pini dirigendosi verso il villaggio di Matta e Peru che venne fatto sgomberare. Le indagini svolte sentendo alcune testimonianze, si indirizzarono sin da subito verso una pista ben precisa, ovvero su due persone che poco prima avevano avuto una discussione con un ragazzo della biglietteria attiva nei mesi estivi per entrare in pineta.

La coppia di giovani, venne subito individuata e interrogata, ma ci sono voluti oltre tre anni affinché venisse inviato ai due il decreto di citazione diretta a giudizio. Nei giorni scorsi, Pasquale Zichi e Salvatore Carboni, entrambi di Orani, si sono visti notificare l’ordine di comparizione in tribunale con l’accusa di aver cagionato l’incendio boschivo che sarebbe stato innescato per altro per futili motivi e di aver quindi distrutto lo stato naturale dei luoghi.

Un reato che prevede sino dieci anni di reclusione e che vede il comune di Posada pronto a costituirsi parte civile a rivalsa dell’ingente danno subito per la perdita di un bosco che sin dalla sua costituzione negli anni cinquanta, è diventato la metà fissa di tutte le uscite fuori porta.

Un danno che sarà difficile quantificare economicamente visto il valore che la pineta riveste non solo per il mero lato materiale ma per il grande valore affettivo che lo spazio verde di recente acquisito al patrimonio comunale ha nel cuore di tutti i residenti.

Il processo che verrà celebrato nel tribunale di Nuoro davanti al giudice monocratico, è stato fissato per il 19 gennaio del 2015. I due presunti piromani che per il momento sono assistiti da un avvocato d’ufficio, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, avrebbero avuto una discussione con un ragazzo addetto al pagamento del ticket d’ingresso in pineta.

Sarebbero anche volate parole pesanti e dopo aver rifiutato di pagare, si sarebbero allontanati in auto.

Solo pochi minuti dopo si sarebbero levate altissime le fiamme che spinte dall’impetuoso vento di maestrale, hanno divorato inesorabilmente la pineta riducendola ad un immenso braciere. (re.nu.)

Video

Raggiunto l'accordo per la Giunta, Alessandra Todde: «I nomi degli assessori subito dopo Pasqua»

Le nostre iniziative