La Nuova Sardegna

Nuoro

Invalidità, scoppia il caso-commissioni

di Valeria Gianoglio
Invalidità, scoppia il caso-commissioni

Tonino Mura: da novembre non sono più operative e i malati non possono usufruire dei benefici previsti dalla legge

23 febbraio 2014
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NUORO. C’è chi, come un giovane nuorese affetto da sclerosi multipla, da tre mesi attende invano che la sua invalidità venga riconosciuta dall’apposita commissione medica dell’Asl. Perché senza quel foglio, diventa impossibile fare i lavori necessari per dotare il suo appartamento di un ascensore. E c’è anche chi, come la mamma di un bimbo malato, per poter accedere ai benefici della legge 104 e poter così assistere il proprio figlio, ha bisogno disperato che la stessa commissione medica certifichi l’invalidità del piccolo.

Tonino Mura li snocciola uno ad uno, tutti i casi che in questi ultimi mesi, ha toccato con mano dal suo osservatorio privilegiato sul pianeta sanità. Non ricopre alcun incarico in enti o associazioni, Tonino Mura, non è responsabile di gruppi spontanei, cooperative o niente altro che possa assomigliare a un gruppo di interesse che difende i malati, ma al tempo stesso, nessuno più di lui, a Nuoro e non solo, è riconosciuto come punto di riferimento per chi ha problemi o chiede anche solo consigli nell’ambito sanitario.

Ha subìto diversi trapianti, Tonino Mura, per curarsi è emigrato anche a Parigi e da allora combatte da una vita per i diritti di tutti i malati. E dagli stessi anni, per l’appunto dall’osservatorio privilegiato del suo bar, proprio davanti all’ospedale San Francesco, porta avanti piccole e grandi battaglie per sostenere i pazienti di mezza Sardegna. Stavolta, Mura, ha a che fare con il caso delle commissioni di invalidità civile, che a quanto pare e a quanto gli segnalano anche decine e decine di conoscenti, sono sostanzialmente inattive da qualche mese. Anche se ultimamente, un paio si sono riattivate. “Cosa succede nelle commissioni per invalidi civili dell’Asl? – si chiede Mura – ormai quotidianamente ricevo lamentele di malati o comunque persone in difficoltà che hanno avanzato richiesta di riconoscimento di prestazioni varie come invalidità civile, legge 104, riconoscimento handycap, e da mesi aspettano di essere convocati nelle commissioni competenti per essere esaminati e quindi cominciare l’iter che dovrebbe portarli al riconoscimento di quanto richiesto. Mi risulta che due delle commissioni siano state regolarmente nominate, quindi non riesco a capire le motivazioni alla base della inoperatività. Come può essere che persone in stato di difficoltà vengano lasciate così, abbandonate a loro stesse?”.

“Se prima – continua Mura – i tempi di attesa erano di circa venti giorni, oggi abbiamo malati che attendono da oltre tre mesi di essere sottoposti a visita medica da parte della commissione. Tutto questo quando gli intoppi burocratici o forse le lotte di potere abbiano consentito di sbloccare questa assurda situazione”. L’inattività di diverse commissioni, per l’Asl 3, ha una ragione precisa: si spiega con la necessità, prevista dalle norme più recenti di procedere a un rinnovo delle stesse e di farle presiedere da un medico legale.

Lo spiega anche una delibera dell’Asl datata 24 dicembre 2013. Il fatto è che, come recita la stessa delibera, i medici legali disponibili a farlo, in Sardegna, non è che fossero proprio frotte. Alla richiesta dell’Asl, hanno risposto davvero pochissimi. Il coordinatore delle commissioni è stato nominato da poco: si chiama Alessandro Flore ed è un medico legale di Oristano.

Il sistema, insomma, dice l’Asl, si sta riattivando ma alla fine dei giochi l’azienda nuorese sarà la prima in Sardegna a essersi uniformata alle nuove norme. Non tutte le commissioni comunque hanno ripreso la loro attività, ecco perché da novembre fino a oggi i pazienti hanno patito più di qualche disagio. In queste settimane, tuttavia, è ripartita la commissione “Nuoro 1” e Siniscola. Il 26 dovrebbe riprendere a funzionare anche Macomer.

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