La Nuova Sardegna

Nuoro

Due centri di ricerca per rilanciare l’università nuorese

di Luciano Piras
Due centri di ricerca per rilanciare l’università nuorese

Iniziativa del dipartimento di Agraria dell’ateneo di Sassari Apre in città il Centro terre civiche e la Forestry school

27 febbraio 2014
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Resta ancora commissariato, il Consorzio per gli studi della Sardegna centrale. È dal 2 dicembre 2010, infatti, che l’ente nuorese è nelle mani di Caterina Pes, nominata allora in sostituzione di Salvatore Cocco. Un’eternità, per una gestione che dovrebbe limitarsi all’ordinaria amministrazione. In attesa di scoprire quale futuro attende l’ateneo sardo e di sapere che fine ha fatto la Fondazione, Nuoro continua a sfornare novità. L’ultima è doppia: l’istituzione in città di due centri di ricerca «di importanza nazionale e internazionale», recita lo slogan di presentazione. Il dipartimento di Agraria dell’università di Sassari, infatti, ha promosso nella sede del Consorzio nuorese (che ospita i corsi di laurea di Scienze forestali e Ambientali) l’istituzione del Centro di studi della Sardegna sulle terre civiche e la Nuoro forestry school.

«Il Centro terre civiche, sebbene abbia valenza territorialmente più ampia, riconosce l’importanza che questi compendi rivestono soprattutto nelle aree interne della Sardegna, la cui utilizzazione è dominata per lo più dall'uso civico del pascolo» si legge in un comunicato stampa. Gli obiettivi del Centro – spiegano dal Consorzio – sono la promozione di iniziative didattiche e di studio «al fine di acquisire una conoscenza sempre più approfondita su un fenomeno che si stima interessi, in Sardegna, una superficie di almeno 300 mila ettari. Si tratta, come si vede, di un vasto patrimonio, spesso sottovalutato, ma sul quale si ritiene importante focalizzare l’attenzione da parte del decisore pubblico, al fine di valorizzare e promuovere la crescita di queste aree, riducendo il dualismo che tuttora affligge l’economia regionale».

Il secondo Centro di ricerca, invece, punta a «interpretare il bosco come sistema complesso comporta una revisione critica della concezione di scienza che ha caratterizzato l’età moderna. La Nuoro forestry school è stata istituita dall’ateneo di Sassari quale “Centro studi di alta qualificazione culturale” al fine di promuovere l’attività didattica e di ricerca di carattere sistemico avviata a Nuoro nel contesto degli studi forestali ed ambientali. Il Centro si propone di catalizzare l’attenzione di ricercatori, docenti, studenti, professionisti ed amministratori, rendendo un servizio alla loro disponibilità a contribuire affinché emergano le valenze di livello internazionale che l’approccio sistemico alla gestione forestale ambientale presenta, in particolare nella Sardegna centrale» si legge ancora nell’informativa diffusa dall’ateneo barbaricino.

Animatori dei due poli di ricerca sono i professori Michele Gutierrez e Franco Nuvoli, per il Centro terre civiche; e i professori Roberto Scotti e Raffaela Lovreglio per la Nuoro forestry school. «È un notevole motivo di soddisfazione – dice il Commissario per il consorzio studi Sardegna centrale Caterina Loi –, vedere che la presenza dell’università di Sassari nella nostra sede aumenta in modo qualificato. L’attivazione dei due prestigiosi centri di ricerca, stimolerà senz’altro il mondo forestale e quello degli amministratori delle terre publiche, a confrontarsi da noi con le più moderne tendenze della ricerca e della tecnologia attive in questi campi. I professori Giuseppe Pulina e Pietro Luciano, rispettivamente direttore del dipartimento di Agraria e presidente dei corsi di laurea in Scienze forestali e Ambientali, confidano in un forte sostegno del territorio e della Regione per rafforzare l’impegno che l’università di Sassari si è assunta nel dislocare due strutture di ricerca di tale portata presso la sede di Nuoro».

In Primo Piano
Il dramma

Lei lo aveva denunciato per stalking, lui cerca di ucciderla travolgendola con l’auto: grave una donna a Carbonia

Le nostre iniziative