La Nuova Sardegna

Nuoro

Molestie sessuali, udienza preliminare a maggio per il coach dell’Hac nuorese

Molestie sessuali, udienza preliminare a maggio per il coach dell’Hac nuorese

Due ragazze accusano l’allenatore Roberto Deiana di attenzioni morbose, tante reazioni anche sulla Gazzetta dello Sport

15 marzo 2014
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Verrà fissata entro maggio, l’udienza preliminare al termine della quale il gup del tribunale di Nuoro deciderà se rinviare a giudizio l’allenatore dell’Hac Nuorese, Roberto Deiana, o se invece pronunciarsi per un “non luogo a procedere”, e dunque proscioglierlo dall’accusa di abusi sessuali.

Ma nel frattempo, la vicenda del coach di pallamano, nelle ultime ore, è rimbalzata su diversi giornali nazionali, compresa La Gazzetta dello sport, scatenando una marea di reazioni. E l’inchiesta continua a sollevare domande e nuovi particolari.

Dall’indagine trapela, infatti, che il secondo caso denunciato da una ex giocatrice allenata da Deiana, presenti alcuni aspetti ancora da definire e ricostruire. Tutto succede nello scorso mese di luglio e nell’arco di appena tre giorni.

Nella prima denuncia, presentata dalla giocatrice straniera, quest’ultima segnalava che a suo parere anche un’altra compagna di squadra sarebbe stata vittima delle stesse “attenzioni” da parte dell’allenatore.

La Procura, di fronte a questa segnalazione, non rimane ovviamente con le mani in mano: il pm Giorgio Bocciarelli si reca, infatti, a Sassari, a sentire la ragazza in questione. E dal momento che è minorenne sente anche la mamma. Quest’ultima, alle domande del pm “Ha mai saputo di episodi di molestie o di attenzioni particolari che l’allenatore avrebbe rivolto a sua figlia o ad altre giocatrici?”, risponde in maniera decisa. E dice che no, non aveva mai saputo niente, e che ne era certa, anche perché, dice, “conosco bene mia figlia e me lo avrebbe detto”.

La Procura ne prende atto e sente comunque anche altre ragazze della squadra. Ma appena tre giorni dopo dal primo incontro con la mamma e la ragazza sassarese, ecco che la situazione, per loro, cambia in modo radicale: la mamma, questa volta, dice che la figlia ha subìto le attenzioni moleste del coach. E così, il pm, si dirige di nuovo a Sassari e sente mamma e figlia. E questa volta, la mamma presenta anche una denuncia dove afferma che sì, la figlia, ha subìto un tentativo di molestie da parte del suo allenatore. E le avrebbe subìte nel corso di una trasferta avvenuta nel giugno 2012, a Misano Adriatico. Quando il coach, come avrebbe in seguito scritto lo stesso pm, “dopo averla invitata nella sua stanza d’albero di notte, col pretesto di visionare i filmati di una partita” avrebbe tentato di approfittare della sua presenza. Anche se di fatto poi non ci sarebbe riuscito. Per questo motivo, in questo secondo caso, al coach sarebbe stata contestata l’accusa di tentati abusi.

Certo è che la posizione della mamma cambia nell’arco di appena tre giorni: tre giorni prima non sa niente, tre giorni dopo dice di essere a conoscenza di un episodio di tentati abusi. Cosa le abbia fatto cambiare posizione in quei tre giorni non è dato sapere, ma anche questo sarà un aspetto che emergerà molto probabilmente nell’udienza preliminare. (v.g.)

In Primo Piano
Amministrative

L’annuncio di Massimo Zedda: «Anche Azione mi sosterrà con una lista». I 5 Stelle: «Subito un chiarimento»

di Umberto Aime

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative