La Nuova Sardegna

Nuoro

Mamoiada, una stagione di grandi eventi culturali

di Mattia Sanna

Convegni con archeologi, laboratori e collaborazioni con atenei internazionali Il sindaco: siamo una piccola comunità ma richiamiamo il mondo intellettuale

24 marzo 2014
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MAMOIADA. Il centro barbaricino si afferma come capitale della ricerca e della cultura. Un nutrito elenco di iniziative, infatti, fanno conquistare al borgo delle celebri maschere tradizionali il ruolo di patria adottiva del mondo accademico.

“È quantomeno curioso – commenta il sindaco Graziano Deiana – che un contesto minimale, quale, precisamente, una piccola comunità del centro Sardegna, offra tutti questi spunti e richiami, intercettando l’attenzione del mondo intellettuale e diventando la cornice privilegiata di eventi di livello elevato e di notevole spessore».

«I numerosissimi appuntamenti rappresentano – aggiunge il primo cittadino – il riconoscimento più soddisfacente e gratificante nei confronti del lavoro certosino e impegnativo, costruito, anno dopo anno, con pazienza e abnegazione, dal tutti i componenti del nostro esecutivo».

«Pertanto – afferma Deiana – non posso che dichiararmi soddisfatto e compiaciuto dei risultati ottenuti». Tra le differenti iniziative andate in scena nel centro del Nuorese, possono inserirsi, ad esempio, l’incontro che si è tenuto nella settimana passata, ovvero sabato 15 marzo.

Durante la menzionata manifestazione i docenti e gli studenti della Facoltà di architettura di Alghero hanno avuto modo di illustrare al pubblico dell’entroterra isolano un lavoro, realizzato l’estate scorsa. Riguardante il museo dell’archeologia e del territorio, di imminente inaugurazione. Un lavoro condotto sul campo, a diretto contatto con il territorio. Proprio a Mamoiada.

Sempre sabato 15, inoltre, l’associazione culturale Atzeni-Beccoi ha presentato l’opera dell’archeologo Marcello Madau. “Mamuthones e Issohadores”. Intervenendo in quella occasione, il primo cittadino del paese, celebre per i riti carnevaleschi, suggerì ironicamente al rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino, ospite illustre e relatore della kermesse, di aprire una succursale dell’Ateneo turritano a Mamoiada.

E sempre a Mamoiada si è celebrata, il 19 e 20 marzo, una due giorni dal respiro internazionale. Tale iniziativa andrà ad analizzare, proponendo, poi, soluzioni operative, i problemi legati allo sviluppo di un’area cittadina. “Le criticità dell’urbanizzazione”: grosso modo così, dunque, dovrebbe suonare il titolo e la tematica centrale del seminario di studi, che vede la partecipazione di prestigiosi partner.

Tra i quali può inserirsi, a pieno titolo, l’università indonesiana di Bali. Avant’ieri, infine, si è aperto il sipario sulla rassegna dei tenores “Atòbiu Limba e Tenore”.

Un’intera giornata, costruita attorno al tradizionale cantico. Tra musica, conferenze e laboratori. Una kermesse, che ha visto protagoniste diverse compagini. Si sono esibite, infatti, i gruppi “sos Coroneddos"” di Bultei, “santu Pretu” di Loculi, “su Cuncordu ortigalesu” di Bortigali, “s’Angelu” di Neoneli e “su Hussertu” di Mamoiada.

Una kermesse, che ha, d’altra parte, ritagliato molto spazio attorno alla riflessione approfondita circa l’evoluzione storica di questo rito millenario, evidenziando tutti i mutamenti e le contaminazioni avvenuti nel corso degli ultimi decenni.

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