La Nuova Sardegna

Nuoro

Sagra del torrone, centinaia di turisti invadono Tonara

di Giovanni Melis

Gusto e fascino di saperi centenari sono la ricetta vincente Sau: «Grazie anche al bel tempo è stata un successo»

22 aprile 2014
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TONARA. Paese in festa per la Sagra del torrone, che ieri ho portato migliaia di visitatori in paese.

La manifestazione organizzata dal Comune, dalla Pro loco, dai cori polifonici e dalle associazioni cittadine ha ottenuto un grande successo. Protagonista come sempre il torrone, nelle sue varie fogge ed aromi. Importanti i numeri: oltre duecento stand, quintali di torrone sui banchi da lavoro realizzati secondo la ricetta tradizionale. Miele, aromi naturali, mandorle, noci e nocciole del territorio.

Un paradiso del gusto che offriva il meglio della produzione locale. Impossibile e uguagliare la frontiere del gusto che emerge, con sapore, aromi e prepotenza dal rione di Toneri, dove anche la più vecchia delle pietre sa di lavoro con mandrie, miele e albume di uovo. Benchè diffuso in tutto il suolo sardo, acquistare il torrone di Tonara in questi banchi della festa è ben altro. Perché in paese c’è gara a chi fa il prodotto migliore, a chi lo realizza secondo i vecchi sistemi o secondo la ricetta di famiglia. Per il profano distinguere il torrone Pruneddu, Pili, Demurtas, Noli, Patta, Peddes, Poddie e via dicendo è difficile. Ma nei banchi della festa è altra cosa.

Gusto e fascino si fondono in un tripudio di storia, colore e saperi centenari. Assaggiare il torrone ancora caldo, appena uscito dae sa forredda, è rito dal sapore antico. Impossibile imitarlo, inaccettabile sottrarsi: un vero appassionato di torrone può trovare viso che cerca solo nel paese di Peppinu Mereu.

«Siamo stati fortunati – dice il sindaco Pier Paolo Sau – perché assistiti anche dal fantastico tempo. L’esplosione dei colori e degli aromi della sagra hanno fatto da cornice ad una bellissima edizione della festa. Abbiamo organizzato tutto con dovizia e il risultato ha soddisfatto a pieno turisti e imprenditori. Contiamo di migliorarsi sempre di più anche se il collaudato meccanismo della sagra, ne fa un appuntamento imperdibile».

Sotto il profilo del mercato la. Risisi sente e gli imprenditori si lamentano. Si sentono ricompensati in parte dalla grande mole di visite, ma gli acquisti sono notevolmente ridotti rispetto agli scorsi anni. Sotto il profilo del folk la parte del leone la hanno fatta i cori polifonici, con il concerto della sagra e l'animazione folk, assieme ai gruppi in giro per il paese. Si è parlato di mercato, di futuro per la produzione del torrone, della produzione di nicchia e di una politica protezionistica. Come anche di aprirsi a nuovi mercati. Il comune ha raccolto le istanze degli imprenditori e studia un marchio di tutela anche comunale. Così da salvaguardare la denominazione di origine e il lavoro centenario degli eredi dei carrettoneris.

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