La Nuova Sardegna

Nuoro

Più pressione fiscale per far quadrare il bilancio comunale

di Gianna Zazzara
Più pressione fiscale per far quadrare il bilancio comunale

L’assessore al Bilancio: «Dopo i tagli non c’è altra scelta» Opposizione all’attacco: «Le mani nelle tasche dei nuoresi»

07 luglio 2014
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NUORO. Il comune di Nuoro punta sui contribuenti per far quadrare i conti del bilancio. In tre anni, dal 2010 ad oggi, le entrate tributarie sono aumentate di oltre dieci milioni di euro, arrivando a 24 milioni e 550 mila euro. È scritto,nero su bianco, nel rendiconto di gestione 2013 del Comune presentato dall’assessore al Bilancio, Tore Daga all’assemblea comunale che l’ha approvato con i soli diciotto voti a favore della maggioranza. L’assessore in aula è stato chiaro: per il futuro, se continueranno a ridursi i trasferimenti statali e regionali, è prevedibile un nuovo aumento delle tasse. «Lo Stato e la Regione trasferiscono ogni anno sempre meno risorse costringendo così l’amministrazione ad affidarsi alla leva fiscale per rispettare gli equilibri di bilancio – ha spiegato Tore Daga –. In queste condizioni, non possiamo fare altro, se vogliamo continuare a garantire l’erogazione dei servizi alla collettività, che aumentare la pressione fiscale».

Proprio nel periodo della crisi economica che colpisce pesantemente famiglie e imprese, il Comune ha deciso di alzare l’asticella delle entrate fiscali. Se nel 2010 i contribuenti nuoresi sborsavano 14 milioni e 235 mila euro, nel 2012 si è arrivati a un’imposizione fiscale di 18 milioni e 460 mila euro. Ma la sorpresa c’è stata nel 2013 quando le entrate tributarie hanno toccato il picco di 24 milioni e 550 mila euro. Sei milioni di euro di tasse in più in un solo anno. Con il risultato che nel 2013 su ciascun contribuente nuorese ha pesato un carico fiscale di 679 euro, neonati compresi.

Uno scenario considerato scontato dall’assessore dal momento che «Lo Stato diminuisce anno dopo anno le risorse e i trasferimenti. E quindi l’unico strumento che hanno i comuni per sopravvivere è quello della fiscalità propria».

Non la pensano così i consiglieri di opposizione che in segno di protesta hanno abbandonato l’aula al momento del voto sul consuntivo del 2013.

«Sulle tasse l’amministrazione non dice la verità – ha protestato Pierluigi Saiu, capogruppo del Pdl –. Per il terzo anno consecutivo il Pd e la sua maggioranza aumentano le tasse ai nuoresi e per il terzo anno consecutivo giustificano l’aumento del prelievo con il taglio dei trasferimenti. Ma se si guardano i numeri del bilancio, i conti non tornano. A fronte di una riduzione dei trasferimenti pari a 7 milioni di euro, le tasse sono aumentate di 10 milioni e mezzo di euro, quindi 3 milioni e mezzo di euro in più».

Se poi si analizzano i dati sulla spesa la situazione, per l’opposizione, è ancora più sconfortante. «Nonostante la crisi economica la spesa corrente del Comune è diminuita dal 2010 al 2013 di soli 140 mila euro. Se questo dato si confronta con l’aumento delle entrate tributarie di 10 milioni e mezzo di euro non si può far altro che allargare le braccia – ha detto Saiu con aria rassegnata –. È un paradosso, mentre lo Stato e la Regione chiedevano un dimagrimento al comune di Nuoro, la giunta decideva di mettere le mani nelle tasche dei nuoresi».

Per l’opposizione la politica di bilancio dell’amministrazione in carica è frutto di una strategia precisa: si preferisce aumentare la pressione fiscale invece di tagliare gli sprechi. «È assurdo che un comune come quello di Nuoro spenda quasi 600 mila euro l’anno per sei dirigenti e un segretario generale e che abbia lo stesso numero di assessori di Bologna o Firenze. Anche l’amministrazione dovrebbe fare qualche sacrificio, dal momento che ne chiede molti ai cittadini. E invece l’unica cosa che ha saputo fare è stata quella di aumentare al massimo l’addizionale Irpef e la tassazione sulle imprese».

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