La Nuova Sardegna

Nuoro

Il Dna incastra un topo d’appartamento

di Tiziana Simula
Il Dna incastra un topo d’appartamento

Si era ferito rompendo il vetro della finestra dello studio legale da dove aveva rubato un pc. La polizia denuncia 45enne

10 luglio 2014
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Incastrato dal Dna. Tutta colpa di alcune gocce di sangue lasciate nel luogo del furto dal topo d’appartamento. A un anno e mezzo dal colpo messo a segno nello studio legale associato “Avvocato Marongiu”, in via Zara, gli uomini della sezione Reati contro il patrimonio della squadra mobile della questura di Nuoro, hanno denunciato a piede libero S. P, nuorese di 45 anni, già denunciato e condannato in passato per furti e rapine. Sarebbe lui, l’autore del furto avvenuto la sera del 30 dicembre 2012 nello studio legale nuorese, quando qualcuno portò via dagli uffici un pc portatile e una pen drive che contenevano anche documenti di lavoro.

A S.P. gli investigatori sono risaliti attraverso l’esame del Dna. La comparazione tra il campione del sangue lasciato dal topo d’appartamento sulla scena del crimine, e il campione di saliva prelevato successivamente a S.P, non ha lasciato scampo al nuorese, individuato quale responsabile del furto. Il fatto era accaduto in tarda serata, alla chiusura dello studio legale. Il ladro aveva atteso che gli avvocati andassero via. A quel punto, dopo che i legali avevano chiuso l’ufficio, era entrato nell’appartamento calandosi dal tetto. Aveva spaccato il vetro di una finestra. E, una volta all’interno del locale, aveva messo a soqquadro le stanze e portato via un computer portatile e una pen drive, che conteneva documenti di lavoro.

Ma gli è andata male. Perché infrangendo il vetro della finestra, il ladro si era ferito. Lasciando così la sua firma. Durate il sopralluogo, infatti, la polizia scientifica aveva trovato alcune gocce di sangue.

Gli uomini della squadra mobile, diretti da Fabrizio Mustaro – le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore, Giorgio Bocciarelli – sospettando un furto su commissione, hanno svolto durante questi mesi una lunga attività di indagine attraverso l’esame dei filmati registrati da alcune telecamere di sorveglianza della zona, e raccogliendo alcune testimonianze. Grazie alle informazioni raccolte è stato individuato S.P., al quale successivamente è stato prelevato un campione di saliva per l’estrazione del Dna. Risultati compatibili tra loro. La comparazione di questo campione con quello prelevato dalla scena del crimine, ha consentito, qualche giorno fa, al laboratorio di Genetica forense della polizia scientifica di Napoli, di «individuare con assoluta certezza S.P. quale responsabile del furto», riferisce la questura di Nuoro. Incastrato dal Dna, il topo d’appartamento è stato quindi denunciato a piede libero. Gli investigatori hanno anche accertato che l’incursione notturna nello studio legale era volta a recuperare soldi e non documenti. Successivi approfondimenti investigativi e una recente perquisizione a carico dell’indagato hanno permesso infatti di escludere che qualcuno avesse commissionato il furto per impadronirsi dei documenti contenuti nel pc portatile. Il ladro si sarebbe introdotto nello studio legale per cercare denaro. Il pc e la pen drive, molto probabilmente, sono stati rivenduti.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative