La Nuova Sardegna

Nuoro

Schianto mortale, condanna a 2 anni

di Valeria Gianoglio
Schianto mortale, condanna a 2 anni

Camionista considerato responsabile dell’incidente Nella tragedia sulla 131 perse la vita un giovane finanziere

16 luglio 2014
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NUORO. Ci sono voluti sette anni esatti, tra indagini, inchiesta, inizio del processo e vari rinvii, ma il tempo non è riuscito a guarire tutte le ferite di chi ha perso l’adorato figlio, l’amico di sempre, quel ragazzone sorridente che lavorava nella Guardia di finanza e amava lo sport.

Ci sono voluti sette anni, dunque, ma alla fine, pochi minuti prima delle due di ieri pomeriggio, la giustizia ha deciso che il conducente del camion sul quale, il 14 luglio del 2007, si era schiantato con la sua moto il giovane nuorese Pierpaolo Bandinu, fosse responsabile, con la sua condotta, di questa giovane morte.

«Condannato a due anni», ha sentenziato ieri il presidente del collegio giudicante, Antonio Luigi Demuro. Che ha disposto per Lecca anche la sospensione di un anno della patente di guida, e il risarcimento alla parte civile rappresentata dagli avvocati Gianluigi Mastio e Gian Michele Canio per conto dei familiari del finanziere. Il pubblico ministero, Andrea Vacca, nell’udienza precedente, aveva chiesto per Lecca una condanna a un anno. Il collegio giudicante ha deciso di andarci giù più pesante e ha raddoppiato la pena, che è stata poi sospesa con la condizionale.

Lo schianto fatale era avvenuto, dunque, quasi sette anni fa esatti: correva il 14 luglio del 2007. Sulla 131, vicino alla galleria di Nurdole, c’era un camion fermo lungo la carreggiata. Il conducente, Raffaele Lecca, di Sant’Antioco, ha sempre affermato che purtroppo il camion aveva avuto un guasto e che quindi lui era stato costretto a fermarsi appena aveva potuto. Ma l’accusa e le parti civili gli hanno sempre contestato di non aver messo in atto tutte le misure di precauzione e di sicurezza che si devono seguire in caso di problemi: triangolo, luci di emergenza accese, sosta in una piazzola, possibilmente. Lecca, per l’accusa, non aveva fatto niente di tutto questo. Bandinu, insomma, non era stato messo nelle condizioni di vederlo.

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