La Nuova Sardegna

Nuoro

Via Don Bosco, esplode la rabbia

di Francesco Pirisi

I commercianti: «Lo spartitraffico ci danneggia». L’assessore: «È fondamentale per la sicurezza»

19 luglio 2014
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NUORO. Uno spartitraffico divide le posizioni del Comune e degli operatori commerciali. Succede in via Don Bosco, strada della periferia nord della città. Storia conosciuta da un paio di mesi, ma immutabile nelle posizioni. I commercianti contestano l’inserimento della barriera, che limiterebbe deviazioni nei due sensi di marcia verso i negozi, oltre a rappresentare un ostacolo alle manovre dei camion con i rifornimenti di prodotti. L’amministrazione civica risponde e oppone le esigenze di sicurezza di una strada di collegamento tra due aree urbane di valore primario, diventata iper-trafficata. Ieri mattina in municipio nuovo faccia a faccia. Presenti il sindaco, Alessandro Bianchi, e Francesco Guccini, assessore della Viabilità e Attività produttive, accompagnati dal comandante dei vigili urbani, Cinzia Piras.

Alla fine musi lunghi, da parte degli operatori, per i quali il progetto è una vera iattura: «Lo vediamo già da questi primi giorni in cui è stata tracciata la striscia continua, segnati da una riduzione dei fatturati», afferma Paolo Guiso Gallisai, titolare della stazione di servizio. Un disappunto destinato a vestire i panni di una protesta da estendere alla città, con raccolta di firme e striscioni agli ingressi dei centri commerciali. Tempo solo qualche giorno, necessario per l’esame delle proposte alternative degli operatori da parte dei tecnici dell’assessorato. Il progetto è inserito nel piano di sicurezza urbana varato dal governo, del quale l’amministrazione nuorese vuole servirsi per apportare regole e strumenti di sicurezza in un tessuto viario che in alcune parti è a grave rischio. Un finanziamento di 590mila euro, che consentirà la sostituzione dei semafori con impianti funzionali e a basso consumo energetico. Da rifare i passaggi pedonali, alcuni dei quali (quelli di viale Trieste) saranno corredati dalle luci “led” proprio per ridurre i pericoli. Nella via Don Bosco lo spartitraffico e le due rotatorie: una all’altezza del distributore e l’altra prima della svolta per via della Resistenza. «Un progetto importante, che non è nato dall’oggi al domani. L’esigenza di fondo è quella della sicurezza. Non dobbiamo dimenticare che il collegamento serve anche il pronto soccorso dell’ospedale. Ci conforta in questo senso il benestare del ministero che ha approvato le modalità dell’intervento». Non conforta gli operatori, ieri in consiglio assistiti dall’ingegnere “trasportista”, Salvatore Sannio. Che spiega: «Anche gli operatori sono per la sicurezza, ma questa non si può creare con una strada che diventa a scorrimento veloce e soprattutto con l’eliminazione di posteggi paralleli ai due sensi di marcia e delle due corsie laterali di manovra, per entrare e uscire dalla zona commerciale». Gli operatori oppongono la forza di un’area dove hanno investito un bel po’ di soldi e diventata la più importante per il commercio del centro urbano, con gli oltre 10mila metri quadrati di attività e i 120 occupati. E chiedono la rettifica del progetto, «sulla base delle nostre proposte», ha detto Roberto Fadda, operatore che da Cagliari è andato a spostare a Nuoro una fetta degli affari. In breve: niente divisione invalicabile dei sensi di marcia, i passaggi pedonali con i dissuasori e il mantenimento dei posteggi laterali. Guccini e Bianchi hanno preso atto. L’assessore: «Ribadisco la primaria esigenza della sicurezza. Le proposte le accoglieremo dove questo è possibile, perché anche noi abbiamo l’interesse a che le attività possano andare avanti e crescere».

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