La Nuova Sardegna

Nuoro

SCUOLA

Nel Nuorese e nell'Ogliastra adesioni massicce al blocco degli scrutini

Valeria Gianoglio
La fiaccolata dei docenti nuoresi che protestano contro il ddl Renzi
La fiaccolata dei docenti nuoresi che protestano contro il ddl Renzi

Di Patre (Gilda): "Mai visto un fronte così compatto, sarà un autunno caldo"

17 giugno 2015
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NUORO. Scrutini bloccati per diversi giorni – in queste ore stanno riprendendo alla spicciolata – studenti con il fiato sospeso, tranne per i 2031 per i quali comincia l'esame di maturità, e docenti decisi ad arrivare sino in fondo con la loro protesta, nonostante i tentativi di boicottaggio portati avanti da alcuni presidi. Nuoro città, ma anche il resto della provincia, Ogliastra compresa, sono in prima fila, in questi giorni, nell’ultima battaglia avviata dai docenti contro il ddl sulla “buona scuola” del governo Renzi.

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«Mai, ma davvero mai c’è stata una adesione così massiccia alla protesta – ripete, la vice-coordinatrice nazionale della Gilda, Maria Domenica Di Patre, raccontando i numeri e i dati del blocco anche nel Nuorese – una compattezza così non si era mai vista, sia da parte di noi sindacati, sia da parte degli insegnanti. E il dato che mi fa più piacere è che Nuorese e Ogliastra hanno registrato adesioni intorno al 100 per cento, e sono dunque in prima linea anche nel resto d’Italia. E il blocco è andato avanti nonostante i tentativi di fermarlo portati avanti da alcuni dirigenti scolastici. Per superare questo ostacolo ci siamo rivolti al nostro centro legale nazionale, con l’avvocato Tommaso De Grandis, poi abbiamo fatto partire le diffide nei confronti dei dirigenti che stavano tentando di boicottare la protesta legittima».

Un' adesione del 100 per cento si è registrata nei licei nuoresi, di oltre il 90 per cento nei diversi istituti tecnici, idem negli istituti comprensivi. Con punte del 100 per cento in alcuni istituti comprensivi del territorio: è il caso, ad esempio, di Orosei. Ma il successo, ovvero la piena adesione, al blocco degli scrutini, nell’ultima settimana si è registrato anche a Macomer, Isili e Tortolì.

Gli insegnanti del liceo Galilei di Macomer, in particolare, si sono distinti per aver preparato e diffuso una lettera aperta che in questi giorni è stata fatta girare parecchio, tra le scuole della provincia. "La cosiddetta “Buona Scuola” _ hanno scritto _ in realtà è una stravagante sperimentazione sul reclutamento degli insegnanti, basata sulla chiamata diretta da parte dei presidi, di cui è veramente arduo capire il senso e l’utilità (perché l’uno e l’altra sono del tutto assenti). Si tratta, ad avviso dei docenti di tutta Italia, di un pasticcio giuridico, un vero e proprio guazzabuglio"

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