La Nuova Sardegna

Nuoro

Macomer ora scommette sul turismo congressuale

di Tito Giuseppe Tola
Macomer ora scommette sul turismo congressuale

Dopo il crollo degli anni Novanta aumentano i posti letto in hotel e b&b L’assessore Ledda: «Stiamo lavorando per rendere attrattiva la nostra città»

17 dicembre 2015
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MACOMER. Dopo il crollo degli anni Novanta, quando la chiusura del Motel ex Agip arrivò quasi ad azzerare la ricettività di Macomer, si registra un aumento del numero dei posti letto legato soprattutto ai Bed & Breakfast, ma anche all’apertura negli anni scorsi di un nuovo albergo che di posti letto ne ha 24. Macomer, città di servizi, dopo il crollo economico dovuto alla crisi e alla perdita di centinaia di posti di lavoro, rialza la testa e per una nuova crescita guarda anche al turismo congressuale, alle fiere e ad altre manifestazioni. Per realizzare questi progetti deve però fare i conti con i limiti della ricettività, che fino agli anni scorsi era di 35 posti letto ripartiti fra due strutture ricettive. Ora sono 86, di cui 59 ripartiti su tre alberghi. Gli altri sono nei Bed & Breakfast, una realtà nata negli ultimi cinque anni che risponde a una serie di esigenze. A Macomer se ne contano quattro. Nel centro Sardegna esiste comunque una rete di strutture in grado di dare una risposta più ampia. Negli ultimi anni, con l’apertura dell’albergo Su Pititeri sono stati raddoppiati anche i posti letto negli alberghi che complessivamente dispongono di 36 camere. Poco più di quindici anni fa lo scenario era molto diverso. Anche oggi sono in funzione tre strutture, ma solo il Moltel Agip aveva una ricettività di circa 120 posti letto, una capacità enorme che ha retto fintanto che la caserma Bechi Luserna ha ospitato il Car e tenuto i giuramenti mensili. Con la regionalizzazione del servizio militare è crollata la domanda e anche il Motel si è ritrovato senza clienti. Andando più in dietro nel tempo si ha una dimensione dell’ospitalità legata al ruolo di polo dei trasporti e di centro industriale svolto da Macomer. Dalla “Guida annuario della provincia di Nuoro Antonio De Campo” del 1934 risulta che a Macomer erano in funzione quattro strutture ricettive: gli alberghi Toscano, Giorgi, Miliani, Piras e Stazione. Quest’ultima, la più importante, aveva una capacità ricettiva di una cinquantina di posti letto. Oggi lo scenario è profondamente cambiato. Ottant’anni fa Macomer era anche luogo di sosta nello scambio tra diversi vettori ferroviari ed era meta di operatori commerciali del settore caseario che soggiornavano negli alberghi. «La ricettività è in aumento – spiega l’assessore alle attività produttive e commercio, Rossana Ledda, – stiamo lavorando per rendere attrattiva la nostra città e il territorio con l’obiettivo di attivare flussi di visitatori e turisti attratti da eventi e manifestazioni importanti. Promuoviamo il territorio e le sue aziende». Tra gli eventi rientrano le rassegne zootecniche e l’anno prossimo la fiera «Caccia, pesca e tempo libero».

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