La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro, sanità nella bufera: 270 lavoratori senza stipendio

di Stefania Vatieri
Nuoro, sanità nella bufera: 270 lavoratori senza stipendio

La società “AeP”, ex Derichebourg, ha comunicato ai dipendenti di non poter far fronte ai pagamenti per mancanza di soldi

20 agosto 2016
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NUORO. Conti correnti in rosso, debiti e l’ombra minacciosa del licenziamento per i 270 lavoratori della Derichebourg che operano nelle strutture dell’Azienda sanitarie nuorese e nell’ospedale San Francesco. Una situazione difficile per i dipendenti della società che fa parte del Pssc (Polo sanitario della Sardegna centrale), che gestisce il project financing dell’Asl, che si ripete per la seconda volta in due mesi.

La rabbia dei lavoratori, che non hanno percepito lo stipendio e soprattutto rischiano di perdere il posto di lavoro, è orientata verso i vertici della Derichebourg, azienda che a luglio ha anche cambiato denominazione sociale trasformandosi in “AeP multiservizi spa”, che fornisce i servizi di ausiliariato, portierato e sportello cup all’interno del project financing dell’azienda sanitaria nuorese. Tra l’altro, come “AeP” la società non sarebbe neppure riconosciuta dall’Asl 3: una situazione davvero paraddosale.

«Ancora una volta la Derichebourg temporeggia sui pagamenti delle maestranze, nonostante abbia già ricevuto i canoni dall’Asl (come è stato precisato in una nota stampa dal commissario straordinario Mario Palermo, ndr) – hanno sostenuto con amarezza alcuni dipendenti –. Già siamo ridotti all'osso e stiamo lavorando con grande difficoltà, inoltre siamo sepolti dai debiti ai quali non riusciamo a fare fronte a causa dei pagamenti dilatati nel tempo e quindi siamo in preda alla disperazione. E come se non bastasse – hanno continuato i lavoratori della Derichebourg – nei corridoi dell’ospedale gira voce che sta per arrivare una nuova ondata di licenziamenti. Abbiamo difficoltà anche a trovare un appartamento in affitto in città perché tutti sanno che l'azienda per la quale lavoriamo non paga gli stipendi e quindi nessuno si fida. Siamo marchiati». Il disperato sfogo è arrivato dopo l’ennesima circolare inviata il 10 agosto ai i 270 dipendenti dell’azienda dall’amministratore delegato Antonio Esposito: «Mi rincresce dovervi comunicare che il pagamento degli stipendi di luglio, previsto per il 10 agosto, sarà erogato con circa 15 giorni di ritardo – ha scritto il dirigente –. Questo per effetto del grave pregiudizio finanziario determinato dal mancato incasso di rilevanti somme maturate a fronte di prestazioni regolarmente rese a favore dell’Asl 3 di Nuoro dall’anno 2012».

Parole dure che però non corrisponderebbero a quanto sostenuto dall’Asl che ritiene addirittura di aver maturato crediti nei confronti della società di progetto.

«A parte i dipendenti Derichebourg, tutte le altre aziende del project avrebbero pagato regolarmente gli stipendi – hanno sottolineato i lavoratori –. I nostri sono tutti contratti part time a 30 e 24 ore, con stipendi che non arrivano a 900 euro, nonostate facciamo le notti e gli straordinari. Ci sono persone che viaggiano per venire a Nuoro e non hanno i soldi per la benzina e quando gli viene chiesto, o meglio imposto, di fare un turno straordinario il consiglio dato loro da alcuni referenti aziendali è di chiedere i soldi ai genitori. . Ci sono persone disperate che si fanno anticipare i soldi per mangiare, per pagare l’affitto, il mutuo, la rata della banca o una finanziaria e quando arriva lo stipendio devono restituire i soldi. E così – hanno concluso i lavoratori disperati – si ricomincia e quel poco che rimane serve per campare un mese».

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