La Nuova Sardegna

Nuoro

L’Istituto etnografico senza guida da un anno

di Paolo Merlini
L’Istituto etnografico senza guida da un anno

Tra avvicendamenti nel Cda e ricorsi la direzione generale è ancora vacante Sono scoperti anche gli organici dei responsabili di due settori importanti

20 ottobre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Direttore generale: vacante. Direttore servizio tecnico scientifico: vacante. Responsabile settore documentazione: vacante. Responsabile settore ragioneria: vacante. È l’istantanea dell’organico dell’Isre, così come viene riportata nel sito istituzionale dell’ente. Incarichi fondamentali per l’attività dell’istituto etnografico sono dunque scoperti, ma sino a quando? Al momento non c’è nulla di certo, se non che l’incarico più importante, quello di direttore generale, è vacante da un anno esatto, cioè dopo l’abbandono a favore della Galleria nazionale d’arte moderna da parte di Cristiana Collu, che non avuto neppure il tempo di insediarsi, visto che è rimasta in carica per appena cinque mesi. Giusto il tempo di arricchire il proprio curriculum nel quale comparivano già le prestigiose direzioni al Man (14 anni) e al Mart di Rovereto (tre anni).

Giuseppe Pirisi, nominato presidente nel luglio scorso alla scadenza del mandato di Bruno Murgia, il quale è rientrato alla Camera come primo dei non eletti nelle fila dell’ex Polo delle libertà, butta acqua sul fuoco, e assicura che nonostante le importanti assenze, l’istituto di via Papandrea per ora marcia benissimo anche senza pilota. «Ho trovato un personale estremamente competente e qualificato», dice l’esponente del partito democratico (in passato è stato presidente della Provincia e poi consigliere regionale).

«Certo non si tratta di una situazione ottimale, ma ho fiducia che il problema si risolverà entro breve tempo, di sicuro entro la fine dell’anno». Lunedì prossimo, il 24 ottobre, scade il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse per l’incarico di direttore del servizio tecnico scientifico (il bando è del 22 settembre scorso). Ai candidati in particolare viene chiesta «comprovata e documentata esperienza nella tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale con particolare riferimento alle materie e agli ambiti di competenza dell' Isre».

E la direzione generale? Nei mesi scorsi il precedente consiglio d’amministrazione (presidente Bruno Murgia, consiglieri Giampaolo Mele e, d’ufficio, il sindaco Andrea Soddu) aveva indicato il nome dell’architetto nuorese Domenico Canu tra le varie manifestazioni d’interesse pervenute. Una votazione che aveva spaccato il Cda, visto che il presidente Murgia, contrario alla nomina, era stato messo in messo in minoranza da Mele e Soddu. Alcuni mesi dopo il colpo di scena, con la giunta regionale che rispediva al mittente la nomina, annulandola. Due le motivazioni: il Cda era prossimo alla scadenza e dunque non veniva assicurato il «necessario rapporto fiduciario» tra il dirigente e il prossimo Cda; le competenze elencate nel curriculum del candidato erano «comunque eterogenee rispetto all’incarico proposto». Motivazioni che non hanno trovato d’accordo l’architetto Canu, che per far valere le proprie ragioni si è rivolto al Tar, che però non ha accolto il ricorso.

La corsa alla direzione generale dell’Isre, dunque, viene riaperta. E la nuova nomina non dovrebbe tardare. «Abbiamo atteso i tempi tecnici dell’insediamento del nuovo Cda – dice l’assessore regionale alla Cultura Claudia Firino – poi abbiamo posto il problema di affidare al più presto l’incarico». Sulla base di quali indicazioni per così dire metodologiche? «Posta l’autonomia del Cda dell’Isre nella scelta, abbiamo sottolineato la necessità di seguire le procedure adottate nella nomina degli altri direttori generali che fanno capo alla Regione».

E dunque, verrà pubblicato un nuovo bando oppure il Cda farà riferimento alle manifestazioni di interesse pervenute all’inizio dell’anno? «Vaglieremo quelle già in nostro possesso – dice Pirisi – Altrimenti i tempi tecnici si dilaterebbero a dismisura».

In Primo Piano
L’incidente

Scontro frontale sulla Sassari-Olbia, cinque feriti in codice rosso

Le nostre iniziative