La Nuova Sardegna

Nuoro

Guerra tra AeP e Assl per un contenzioso di 8 milioni di euro

di Stefania Vatieri
Guerra tra AeP e Assl per un contenzioso di 8 milioni di euro

La società che fornisce i servizi è in difficoltà finanziarie L’amministratore: «Non siamo più in grado di proseguire»

28 aprile 2017
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NUORO. Un contenzioso da 8 milioni di euro rischia di trasformarsi in una pesante tegola per i lavoratori della ex Derichebourg. Arriva allo scontro finale la guerra che vede schierati da un lato l’Assl nuorese e dall’altra l’AeP multiservizi (ex Derichebourg) la società che dal 2012 gestisce i servizi di ausiliariato, portierato e Cup all’interno del Project financing e che rivendica nei confronti dell'Azienda sanitaria locale crediti milionari.

«Non siamo più in grado di proseguire – ha annunciato l’amministratore delegato dell’AeP multiservizi, Antonio Esposito ai vertici del Polo sanitario Sardegna centrale, consortile del Project Financing –. Si è creata una situazione di insostenibilità finanziaria per la società che rappresento a causa dei numerosi debiti, per un totale di circa 8 milioni di euro, che l’Assl 3 ha maturato nei nostri confronti negli anni e che a oggi ancora non ha corrisposto – ha insistito l’amministratore dell’ex Derichebourg –. Siamo costretti a concludere tutti i rapporti lavorativi con il Pssc (Polo sanitario Sardegna centrale) per il Project e quindi, con l’ospedale nuorese».

Nella lunga lista di recupero crediti stilata dalla AeP multiservizi ci sarebbero svariati milioni di euro mai liquidati dall’Assl nuorese per prestazioni aggiuntive richieste nel 2013 alla società di servizi in occasione dell’emergenza peste suina, 1 milione di euro complessivi. Che si aggiungono a un altro milione e mezzo di crediti che la società di servizi con sede a Napoli vanta nei confronti dell’Assl 3 per svariati progetti di ausiliariato extra, attivati dall’ospedale barbaricino nel corso degli anni. Come per esempio i servizi sanitari svolti nel carcere di Badu ’e Carros. Ma al centro della querelle tra pubblico e privato ci sarebbe anche la rimodulazione dei canoni corrisposti alla AeP per i servizi di ausiliariato, portierato e cup.

«Dopo l’annullamento in autotutela del Project financing e sebbene tutti i contratti siano al vaglio del Tribunale amministrativo, l’Assl 3 dopo aver comunicato al Pssc la volontà di voler proseguire i servizi già in essere, ha adottato per la liquidazione delle prestazioni, come si legge nelle delibere di aprile 2016, il criterio di “indebito arricchimento” – ha aggiunto Antonio Esposito –. In sostanza, l’Asl nuorese sta pagando circa il 30% in meno rispetto al canone pattuito».

La notizia, giunta lapidaria a qualche ora di distanza anche nel capoluogo barbaricino, purtroppo non lascia margini di speranza per il futuro degli oltre 250 camici grigi dell’ospedale San Francesco che, informati della spinosa decisione dall’amministratore della società in persona, e dal project manager AeP, Quirico Manca, nel corso di un incontro hanno accolto con sospetto e una certa preoccupazione il possibile subentro di una nuova società.

«Abbiamo deciso di chiamare a raccolta i lavoratori per metterli a conoscenza delle recenti e incontrovertibili decisioni aziendali – ha concluso Antonio Esposito, amministratore dell'AeP multiservizi –. A breve daremo comunicazione anche ai vertici dell’Assl 3 riguardo alla nostra decisione, ma nel frattempo attendiamo che il Polo sanitario Sardegna centrale si pronunci in merito alla questione».

A quest’ultima infatti spetta l’ultima parola sulla sorte della ex Derichebourg, alla quale è stata prospettata, per ora in maniera informale, una “manovra salvagente” che traghetti il carrozzone dei servizi di ausiliariato, portierato e cup almeno fino al 27 giugno, data in cui il Tar della Sardegna si pronuncerà in merito alla legittimità o meno del Project financing dell’Asl nuorese.

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