La Nuova Sardegna

Nuoro

una lunga telenovela

di Francesco Pirisi

NUORO. Nuova scossa di terremoto tra i lavoratori dei servizi ausiliari dell’Assl nuorese. La società dalla quale dipendono, l’Aep servizi, denuncia una nuova crisi e annuncia di vedersi costretta a...

17 luglio 2018
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NUORO. Nuova scossa di terremoto tra i lavoratori dei servizi ausiliari dell’Assl nuorese. La società dalla quale dipendono, l’Aep servizi, denuncia una nuova crisi e annuncia di vedersi costretta a «intraprendere le azioni propedeutiche all’interruzione del rapporto contrattuale con la società di progetto». In balia degli eventi 250 addetti ai servizi di portierato, Cup (il centro prenotazioni) e ai servizi ausiliari delle attività sanitarie. Per loro sono incerti gli stipendi di giugno, come ha comunicato l’azienda alle rappresentanze sindacali confederali, con una nota firmata dall’amministratore delegato Antonio Esposito.

La ragione di fondo segnalata è «il contenzioso in corso tra l’Ats Sardegna e la società di progetto, nell’ambito del project financing di Nuoro». La conseguenza è il mancato incasso di una parte dei corrispettivi da parte dell’Aep servizi, necessari per pagare i dipendenti. Disparità tra aspettativa monetaria ed effettivo trasferimento delle somme messa in correlazione proprio con le vicissitudini giudiziarie del project, stipulato nel 2007, e annullato in autotutela dall’ex Asl nel 2016: «L’Ats Sardegna ritiene che il contratto di concessione sia risolto, nonostante la sentenza del Consiglio di stato appare differente. Per cui non ha aderito alle richieste della società di progetto di corrispondere, riguardo ai servizi, le differenze tra quanto Ats-Assl ha ritenuto di pagare a titolo d’indennità di arricchimento e quanto avrebbe dovuto corrispondere sulla base del dato contrattuale». Ma non è tutto. Perché la disparità di posizioni è anche sui tempi di trasferimento dei compensi, aggiunge l’amministratore Esposito: «L’Azienda sanitaria regionale sostiene che il pagamento dei canoni bimestrali dei servizi debba avvenire entro 60 giorni dal ricevimento delle fatture, sulla base del decreto legislativo 231, e non entro 30 giorni, come dispone il contratto di concessione».

Dentro il contenzioso la sorte dei servizi e dei posti di lavoro. Anche se l’Aep promette attenzione per entrambi. Per cui prima di arrivare all’interruzione del contratto, aggiunge la nota, «sarà posto in primo piano ogni sforzo per la continuità del servizio e la tutela delle posizioni dei lavoratori. Quanto agli stipendi di giugno e alla quattordicesima mensilità, la società si sta adoperando per riuscire a corrisponderli entro il corrente mese». L’incertezza dei servizi ausiliari presenti tra gli ospedali e i poliambulatori fa il paio con quella dello stesso project financing, con il quale sono nati il polo Pssc e le società che hanno appaltato i lavori strutturali e le prestazioni ausiliare a quella sanitaria. Contratto da oltre un miliardo di euro da spalmare in 27 anni, che l’Asl ha un certo punto ha deciso di annullare in autotutela, anche con il conforto della autorità per l’anticorruzione. Nell’ultimo anno due pronunciamenti della magistratura. Il Tar Sardegna che ha dato ragione all’azienda. Il Consiglio di Stato invece non ha ritenuto valide le ragioni dell’annullamento in autotutela. E, soprattutto, la volontà di spostare l’incongruenza di alcune clausole dall’oggetto del contratto alla validità degli atti propedeutici (procedura selettiva del contraente) del contratto stesso, così da giustificarne l’annullamento.

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